Sanzioni da parte della Cina a diversi enti e personalità collegate alla visita della presidente di Taiwan negli Stati Uniti. Bersaglio dei provvedimenti ci sono la biblioteca Ronald Reagan di Los Angeles, dove si è tenuto l'incontro tra Tsai Ing-wen e lo speaker americano Kevin McCarthy, e l'Hudson Institute di New York, dove Tsai ha ricevuto un premio.
Il ministero degli Esteri cinese, citato dai media statali, ha così motivato le sanzioni.
Tra le persone finite nel mirino della Cina ci sono quattro cittadini statunitensi. Spiccano il presidente e direttore dell'Hudson Institute e l'attuale capo ed ex direttore della Fondazione Reagan. Sanzioni anche contro Hsiao Bi-khim, ambasciatrice de facto di Taiwan negli Usa.
I destinatari dei provvedimenti hanno ricevuto il divieto, assieme ai loro familiari, di mettere piede in Cina. Divieto esteso anche alle regioni amministrative speciali di Hong Kong e Macao. Neppure investitori e imprese loro collegati potranno cooperare con organizzazioni e persone legate alla Cina. Disposto infine il "congelamento di beni mobili, immobili e altri tipi di beni" all'interno del Paese asiatico.
Previste poi ulteriori sanzioni, già annunciate dalle autorità cinesi, anche su altre associazioni e cittadini taiwanesi.
L'accusa nei confronti di Hudson Institute e Reagan Library è quella di aver fornito alla presidente Tsai "una piattaforma e una convenienza per impegnarsi in attività separatiste di indipendenza di Taiwan negli Stati Uniti", violando gravemente il principio della "Unica Cina".
A scatenare le ire di Pechino, come accennato, c'è stato anche l'incontro fra Tsai e McCarthy. La Cina continua a difendere il principio di sovranità e integrità territoriale del Paese. Secondo il governo cinese Taipei costituisce una delle province da riprendere. Per farlo, è prevista una riunificazione pacifica, ma da Pechino non è escluso l'uso della forza.
A tal proposito, tre navi da guerra, un elicottero e un aereo da combattimento sono stati inviati dalla Cina verso Taiwan. Si tratta del secondo invio consecutivo, come confermato dal ministero taiwanese della Difesa. Già ieri, giovedì 6 aprile, infatti, Taiwan aveva individuato 3 navi e l'elicottero. Il ministero precisa che l'aereo e l'elicottero anti sottomarini hanno attraversato la zona di identificazione di difesa aerea dell'isola.