Secondo quanto riferito dal portavoce del Cremlino Dmitry Peskov durante una conferenza stampa, non ci sarà nessuna tregua nella guerra in Ucraina durante i giorni della pasqua ortodossa. E ha aggiunto:
Ecco le ultime notizie sul conflitto.
La città di Bakhmut è ancora sotto attacco russo. Il colonnello generale Oleksandr Syrskyi, comandante delle forze di terra ucraine, ha riferito che le forze armate sono "passate alla cosiddetta tattica della terra bruciata'', aggiungendo che la Russia ''sta distruggendo edifici e posizioni con attacchi aerei e fuoco di artiglieria". Ma la difesa ucraina continua. Come ha sottolineato Syrskyi, ''la situazione è difficile, ma sotto controllo''.
Il portavoce del Cremlino ha commentato la proposta del presidente cinese Xi Jinping all'omologo francese Emmanuel Macron di svolgere un ruolo di mediazione tra Russia e Ucraina. Peskov ritiene difficile che la la Francia possa svolgere questuo ruolo nel conflitto in Ucraina e ha spiegato:
Peskov ha spiegato ai giornalisti che la Russia ''segue con interesse'' la fuga di documenti riservati degli Stati Uniti in merito al conflitto in Ucraina. E, a una domanda circa il possibile coinvolgimento di agenzie russe, ha risposto che ''ormai è una tendenza incolpare la Russia, sempre e per tutto''. Il portavoce ha aggiunto che ''le fughe di notizie sono interessanti'' e che ''tutti le stanno studiando, analizzando e discutendo ampiamente''. Per Peskov ''non può essere escluso'' il fatto che gli Stati Uniti spiino il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ''come fanno con altri''.
Il presidente ucraino Zelensky ha chiesto un colloquio con il presidente indiano Narendra Modi. Lo ha detto la viceministra degli Esteri ucraina Emine Dzhaparova spiegando che Zelensky vuole coinvolgere l'India e chiederle di svolgere un ruolo per la soluzione della crisi in Ucraina. Dzhaparova è in India per una visita di quattro giorni a Nuova Delhi, la prima di un ministro ucraino dall'invasione dell'Ucraina da parte della Russia.
Quasi 8.500 civili sono rimasti uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina. Le Nazioni Unite fanno il bilancio dei costi in vite umane, preoccupati però che i numeri possano anche essere maggiori. Questa cifra potrebbe, infatti, essere la "punta dell'iceberg" a causa del limitato accesso nelle zone di guerra. La maggior parte delle vittime è stata registrata nel territorio controllato dal governo ucraino, tra cui 3.927 morti nelle regioni di Donetsk e Lugansk.