Altri due milioni di italiani si sono dichiarati favorevoli alla donazione degli organi e dei tessuti: è quanto emerge dal rapporto stilato dal Centro nazionale trapianti (Cnt) sulle disponibilità alle donazioni in Italia. Nel dettaglio, ad indicare la propria disponibilità a donare nel 2022 sono state 1,9 milioni di persone, il 68,2%. Si registrano anche quasi 900mila no, il 31,8%: dato che fa emergere una leggera flessione rispetto al 2021, quando i consensi avevano raggiunto il 68,9%.
Ad oggi, a partire dalla sua entrata in vigore, il Sistema informativo trapianti ha registrato un totale di 15,5 milioni di dichiarazioni sull'eventuale disponibilità a donare organi. 11,1 milioni di persone hanno detto finora "sì" alla eventuale donazione, mentre i "no" sono 4,4 milioni.
Il rapporto realizzato dal Cnt, intitolato "Indice del Dono", prende in esame i numeri delle dichiarazioni di volontà alla donazione di organi e tessuti registrate all'atto dell'emissione della carta d'identità elettronica. Le dichiarazioni sono state messe nero su bianco nelle anagrafi di 7.028 Comuni italiani, in cui il servizio è attivo.
L'Indice è stato pubblicato in occasione della Giornata nazionale della donazione degli organi. La ventiseiesima edizione di questa ricorrenza si celebra domenica 16 aprile.
Ad esprimersi è stato il 55,5% dei cittadini che si sono recati all'anagrafe per richiedere la carta d'identità. Il Centro nazionale trapianti ha snocciolato alcune informazioni sul panorama dei cittadini presi in esame. Percentuali di consenso maggiori tra le donne (71,3%) rispetto agli uomini (66,2%). Dal punto di vista dell'età, il 72,6% dei 35-40enni si è dichiarato favorevole alla donazione.
L'opposizione alla donazione è leggermente più alta tra i più giovani: nel 2022, il 30,2% dei 18-25enni non ha dato la propria disponibilità. Ma la fascia di popolazione meno disponibile è quella ultrasettantenne: il 42,4% dei no si registra tra i 70-80enni, mentre il 56,5% tra gli over 80. Spesso, a spingerli verso il diniego c'è l'errata convinzione che la donazione degli organi in età avanzata sia impossibile o inutile.
Tra le 44 città italiane con più di 100mila abitanti, Trento si conferma al primo posto per generosità. Nel capoluogo trentino, il tasso di consenso alla donazione degli organi supera la media nazionale di oltre 10 punti. L'indice del dono raggiunto è infatti 69,76%.
A poca distanza da Trento, si piazzano a pari merito al secondo posto Sassari e Livorno, entrambe con un indice del dono pari al 67,69%. Tra le prime città escluse dal podio troviamo Verona. Quinta Padova, sesta Cagliari, settima Ferrara, ottava Firenze, nona Pescara, la prima se consideriamo il centro-meridione. Chiude la top ten Monza, al decimo posto.
Per quanto riguarda le altre grandi città dello Stivale, rispetto al 2021 sale Milano: è sedicesima, contro il ventesimo posto dell'anno precedente. Torino resta ferma al ventinovesimo posto, guadagna una posizione Roma (da 32ma a 31ma). Napoli è 39ma: nel 2021 era 42ma.