Numero chiuso a Medicina, nuove campagne anti-covid e vaccini contro i tumori. Sono tanti gli argomenti affrontati in mattinata da Orazio Schillaci. Il titolare del ministero della Salute al Tg1 Mattina ha voluto fornire un aggiornamento rispetto ai tanti topic saliti ad onor di cronaca nelle ultime settimane, sottolineando - peraltro - l'efficacia dei vaccini a mRna fondamentali per il progresso della medicina in senso stretto.
Schillaci ha prima di tutto evidenziato che non ci sarà alcuno stop al numero chiuso dei posti nelle facoltà di Medicina, ma che si prevederà sicuramente un allargamento della base iscritti, anche in risposta alla recente emergenza sanitaria che ha 'stressato' l'industria. Il ministro della Salute ha quindi confermato che "ci sarà un allargamento del numero programmato a Medicina ma non un superamento del numero chiuso". Stiamo parlando di un incremento degli iscritti pari al 20-30% rispetto agli scorsi anni:
Schillaci ha poi confermato che il prossimo autunno verrano re-introdotte nuove campagne anti-Covid con vaccini predisposti specialmente ai pazienti fragili e agli anziani. Questo perché l'Italia, ad oggi, ha una fornitura ampiamente sufficiente per coprire ogni situazione di pericolo, sapendo che il nostro paese "ha una scorta di vaccini anche superiore alle nostre necessità. Dopo tre anni di sofferenze, la pandemia ce la siamo lasciata alle spalle e i dati che abbiamo sono molto rassicuranti".
Infine, dopo le recenti ammissioni da parte delle cause farmaceutiche rispetto alla possibilità di mettere sul mercato vaccini contro diverse tipologie di tumori entro il 2030, ha certamente trovato felice lo stesso Schillaci:
Infine, il ministro della Salute ha toccato anche "l'annoso" problema della medicina difensiva che inevitabilmente porta ad un aumento di esami e visite che allunga le liste di attesa a chi invece ha necessità più immediate. Schillaci ha aggiunto:
Quindi, la chiusura, sottolineando che "ritardare esami e cure" per i pazienti che hanno più bisogno e necessità di altri "è qualcosa di inaccettabile".