La salma di Alessandro Parini è arrivata alla chiesa dei Santi Pietro e Paolo, a Roma, dove oggi, giovedì 13 aprile, si sono celebrati i funerali della vittima dell'attentato a Tel Aviv.
Nel pomeriggio, alle 15, l'avvocato romano morto in Israele lo scorso 7 aprile è stato ricordato dai suoi cari. Ad accogliere la salma, nel quartiere dell'Eur della Capitale, c'erano i genitori di Alessandro e suo fratello Federico.
Nella stessa Basilica è stata allestita la camera ardente. Ieri, con un volo di stato, la salma del 35enne era arrivata all'aeroporto di Ciampino. Presenti il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il ministro degli Esteri Antonio Tajani e il sindaco di Roma Roberto Gualtieri.
Lo descrive come un ragazzo "cosciente e preparato" Padre Nicola, parroco della Basilica dei Santi Pietro e Paolo, che ha conosciuto Alessandro e la famiglia Parini.
Anche l'Ambasciata di Israele a Roma ha voluto rivolgere un messaggio di cordoglio alla famiglia Parini. I diplomatici hanno affidato alle pagine de La Repubblica un attestato di vicinanza ai congiunti del giovane e a chi è stato segnato dal tragico evento.
Restano ancora da chiarire alcuni dettagli della vicenda. Ieri l'autopsia sul corpo del 35enne ha confermato la sua morte per investimento. Smentita definitivamente, dunque, l'ipotesi che Alessandro Parini sia stato ucciso da un colpo di pistola. Sul caso indaga la Procura di Roma, che ha aperto un'inchiesta per attentato con finalità di terrorismo, omicidio e lesioni.





Commovente, poi, la lunga lettera del padre che nel corso del funerale ha espresso tutto il proprio dolore per una vicenda "illogica" come lui stesso l'ha definita. Ecco un estratto delle sue parole
Più laconico il messaggio di dolore del fratello minore che con commozione ha recitato:
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