Solamente due settimane dopo l'atteso sospiro di sollievo, torna di attualità il tema legato all'aumento delle bollette di luce e gas. Lo comunica l'Arera, l'ente di regolazione dei prezzi energetici, tramite la memoria depositata dal presidente Stefano Besseghini in audizione presso le Commissioni VI Finanze e XII Affari sociali della Camera dei Deputati.
Con l'arrivo della bella stagione, dunque, si attende una nuova possibile stangata soprattutto per quanto concerne l'elettricità, legata al consumo dei condizionatori.
Per quanto riguarda l’energia elettrica, nel primo trimestre 2023, si era registrata una prima riduzione del prezzo pari al 19,5% rispetto ai consumi di una famiglia tipo sul quarto e ultimo trimestre del 2022. Il motivo, ricostruisce l'Arera, è dovuto all'ampia disponibilità di gas negli stoccaggi e al calo dei prezzi di acquisto all'ingrosso. Dal primo trimestre 2023, però, erano stati riattivati gli oneri di sistema per le utenze non domestiche con potenza complessiva superiore ai 16,5 KW, oltre a un leggero aumento dello 0,3% sulla materia prima dovuto all'inflazione.
L'ultimo aggiornamento per il secondo trimestre 2023 è particolarmente positivo, poiché prospetta un calo del costo per l’energia elettrica per la famiglia tipo pari al 55,3%. Tale crollo è totalmente dovuto al minor prezzo di acquisto all'ingrosso (oltre il 60% in meno), compensato dal fatto che gli oneri di sistema sono stati riattivati per tutte le utenze rimanenti. Tuttavia, le prospettive per i successivi trimestri non sono così rosee e prevedono un aumento del 10% sulla bolletta del terzo trimestre e del 25% su quella del quarto trimestre.
Spostandoci al gas, la premessa è che Arera ha introdotto un nuovo sistema di calcolo nel mercato tutelato, il cui aggiornamento non è più trimestrale bensì mensile e la comunicazione è immediata. A gennaio la bolletta del gas è scesa del 34,2% su dicembre 2022, a febbraio si è registrato un ulteriore calo del 13,3% sul mese precedente. Infine a marzo un nuovo decremento di altri 10 euro/MWh, che fissa a 46,87 euro/MWh l'ultima soglia calcolata dall'Autorità.
Anche in questo caso, le quotazioni dei mercati all’ingrosso del gas naturale per i prossimi mesi hanno mostrato volatilità crescente e quotazioni per il terzo e quarto trimestre in rialzo rispettivamente del 5% e del 15% rispetto alle ultime quotazioni fornite.
Secondo l'Unione Nazionale Consumatori, senza la reintroduzione dello sconto ora vigente sugli oneri di sistema del gas, si rischia un aumento delle bollette di luce e gas pari a 459 euro su base annua.
Il riferimento è al fatto che gli aiuti alle famiglie arriveranno tardi e solo in presenza di determinate condizioni sui prezzi del gas. Arera, nella memoria, ha chiesto che la quota fissa sia calcolata però sul prezzo dell'energia, dal momento che la bozza del Decreto 34/2023 prevede che essa sia calcolata sulla base delle zone climatiche. Il rischio, pertanto, è che con questo criterio non si vada a sostenere economicamente chi ne ha davvero bisogno.
Duro il commento del Codacons, che senza mezzi termini parla di speculazione in atto.