Matteo Salvini ha rilasciato una lunga intervista in cui fa il punto sulle ultime novità politiche che riguardano sia la Lega (le nomine delle controllate) sia il Ministero dei Trasporti (il nodo Brennero).
Partendo dal primo punto, gli analisti politici hanno fondamentalmente concordato sul fatto che il Carroccio abbia ottenuto diverse concessioni sulle nomine alle presidenze e nel ruolo di amministratore delegato. Importante la presenza di un establishment di riferimento, a differenza di Fratelli d'Italia, anche se i rapporti all'interno della coalizione vacillano sul nome di Donnarumma alla presidenza di RFI (candidato gradito a Meloni).
Contestata la nomina di Paolo Scaroni alla presidenza dell’Enel, sostenuto dalla cordata Forza-Italia-Lega, in virtù di alcune affermazioni del passato. In breve, al presidente del Milan contestano il suo ruolo nelle relazioni commerciali pregresse con il colosso del gas russo Gazprom, nonché la frase Siamo ubriachi a puntare solo sulle energie rinnovabili risalente al 2013. Tra l’altro, lui stesso si è detto disposto ad accettare il nuovo incarico, purché non debba rinunciare all’incarico di numero uno del club rossonero. Insomma, situazione da monitorare.
Chiuso il capitolo nomine, passiamo ai dossier infrastrutturali sul tavolo di Salvini, di cui il Brennero costituisce un punto importante. Alla base del contendere con le autorità austriache ci sono i divieti di transito oltre confine applicati in alcune fasce giornaliere, ritenuti "fuori legge" dal ministro e vicepremier, poiché causano concorrenza sleale all'Italia. L'affondo è durissimo, con il Capitano che annuncia l'avvio di un'istruttoria congiunta con la Germania il prossimo giugno:
Decisamente meglio la situazione legata al Ponte sullo Stretto, che disgela i rapporti con l'Ue. Ieri è stato infatti approvato l'inserimento dell'opera nel regolamento Ten-T: la rete di infrastrutture chiave dell'Europa. Da tempo Salvini chiedeva questo passo, ritenendo il collegamento tra Sicilia e Calabria un'opera cruciale per il Mediterraneo.
Infine, sulla questione pattinaggio a Rho o Torino in vista delle Olimpiadi invernali del 2026, Salvini chiosa in questa maniera: