A MonteCarlo c’è un nuovo re, o meglio dire principe di MonteCarlo: stiamo parlando di Andrey Rublev. Il russo ha vinto nel Principato di Monaco il suo primo Masters 1000 in carriera. Il 24enne ha battuto in finale Holger Rune con il punteggio di 5-7, 6-2, 7-5 in due ore e 33 minuti di gioco. Questa la terza finale dei Mille per lui: adesso il primo sorriso, indimenticabile. Storia amara invece per Rune che paga nel finale dopo la dura semifinale contro l’azzurro Sinner.
Un primo set che ha come parola d’ordine l’equilibrio. Il momento decisivo del set arriva a un passo dal tie break: Rune vince il dodicesimo game e chiude sul 7-5 come contro Sinner. Al secondo set si ritorna in parità: Rune cala di intensità e di ritmo e Rublev prende in mano la situazione. Set chiuso dopo soli 35 minuti e 3 break a favore. Nel finale, decisivo il break nell'undicesimo gioco per il russo, che sfrutta anche i problemi fisici di Rune costretto a chiamare il fisioterapista per una ricarica di sali minerali. Rublev porta dunque a casa il 13° titolo in carriera. Si tratta del sesto russo a conquistare un Masters 1000 dopo Safin, Medvedev, Davydenko, Chesnokov e Khachanov.
Una vittoria storica, anche vista l’attuale situazione in cui il suo paese - la Russia - versa. A due anni di distanza dopo il primo tentativo andato male e dopo anni vissuti all’ombra dei grandi del tennis… in un caldo pomeriggio di aprile Andrey Rublev si è preso il suo posto nella storia del Masters di Montecarlo. Oggi, la baia del Principato, parla un po’ russo. Al termine della vittoria di oggi, ai microfoni dei cronisti presenti ha parlato così: