Quello che doveva essere semplicemente un post social di auguri per il compleanno del figlio è diventato per Theo Hernandez, difensore del Milan, uno spettacolo becero di insulti e minacce da parte di alcuni tifosi del Napoli fra i commenti. Il giocatore non ha replicato ne chiuso la possibilità agli utenti civili di mostrargli affetto e vicinanza, sotto il post infatti sono presenti poco meno di quattordicimila commenti.
Le foto pubblicate dal terzino rossonero risalgono allo scorso venerdì 7 aprile per festeggiare il primo anno di Theo Jr, nei primi giorni nessun commento particolarmente strano fino al triplice fischio della gara di andata dei quarti di finale di Champions League contro il Napoli a San Siro vinta dai rossoneri per 1-0. Tensione normale in campo per una partita così importante come si è visto in un duro faccia a faccia proprio fra il terzino francese e il messicano Lozano. Dopo la partita sono cominciati ad arrivare i commenti di qualche incivile a cui sono seguiti gli innumerevoli messaggi di solidarietà di molti tifosi campani.
Una carrellata di foto del piccolo Theo Jr con scritto "Tanti auguri amore mio, Papà ti ama tanto. 1 anno" e tante emoticon di gioia diventate il palcoscenico di minacce e insulti contro Theo Hernandez e anche contro il figlio. Tutto causato dalla sconfitta in Champions League del Napoli proprio contro il Milan per 1-0 con il terzino francese grande protagonista con le sue giocate ma anche con i suoi momenti di nervosismo come il secondo giallo che porta all'espulsione di Zambo Anguissa tanto contestata dai partenopei
Dopo la gara cominciano ad arrivare i primi commenti censurabili creando una escalation che porta ai più soft: Speriamo non diventa co…one come te oppure Magari a differenza tua potrà cresce da uomo, fino all’augurio di morte con paragoni beceri: Ti auguro la fine di Vialli. Fortunatamente sono semplicemente una minuscola percentuale rispetto ai messaggi di affetto e di solidarietà che sono stati mostrati nei confronti del terzino vicecampione del mondo. "Da Napoletano, mi dissocio totalmente da quanto scritto da beceri ignoranti. Davanti a un padre con un bambino bisognerebbe solo fare occhi dolci e congratulazioni. Per quanto mi riguarda, e per quel che può valere, quella gentaglia non rappresenta Napoli. Di certo, non rappresenta me. Rivale in campo, sempre e per sempre, ma questo non c'entra niente con un padre e suo figlio. Solidarietà all'uomo Theo Hernandez" oppure "Mi dissocio totalmente da ogni atto di insulto verso la tua famiglia. Non siamo tutti così e nel mondo purtroppo ci sono sempre persone che a quanto pare non sanno il significato Rispetto. Tutta la mia solidarietà!".
Fra i tanti messaggi di supporto è arrivata la storia del compagno di squadra Rafael Leao: "Purtroppo i social network sono uno strumento dove ognuno pensa di poter dire quello che vuole. Non succede niente fratello, Dio è sempre con la tua famiglia". Non solo giocatori, anche il Pescara Calcio ha affidato al proprio profilo twitter un pensiero per il terzino francese: "Come si può augurare la morte ad una persona e al proprio figlio? La nostra solidarietà a Theo Hernandez, l’ennesimo atleta oggetto di commenti irriguardosi che non hanno nulla a che fare con lo sport. Condannare qualsiasi frase offensiva o irrispettosa nei confronti di un giocatore (a prescindere dalla maglia indossata) dovrebbe trovarci tutti d’accordo. Eppure, a giudicare dai commenti, non è così. Si cerca, a tutti i costi, il pretesto per non stigmatizzare tali comportamenti e per alimentare l’odio. E non vogliamo darvi questo spazio".