Dopo l'affondo diretto di qualche giorno fa, il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte è tornato a bacchettare il Governo Meloni in una nuova intervista. Al suo interno, oltre ai punti di rottura, ci sono anche i temi programmatici pentastellati, quale la riforma del reddito di cittadinanza, l'inceneritore a Roma e lo Ius scholae.
Focus dell'ultimo colloquio, sulla guerra in Ucraina l'ex-premier non fa grandi passi in avanti. La linea che vuole far passare è quella di un sostegno diplomatico e strategico, non più solo di carattere militare. Questa la "svolta politica" per cui l'Italia deve essere in prima fila:
L'altro tema di forte divisione con l'Esecutivo è quello del Decreto Migranti, oggi al vaglio del Senato. Qui forse la rivalsa politica è ancora più potente, poiché consente all'attuale opposizione di dimostrare che gli slogan del centrodestra sugli sbarchi non siano stati rispettati una volta saliti al timone:
Il punto controverso della protezione speciale è la lama che affonda nel burro, con Conte che ricorda come fu Salvini a caldeggiare quella misura nel governo gialloverde:
Ancor più personale nel duello a distanza con il governo Meloni è l'abolizione del reddito di cittadinanza, la cui riforma è attesa in Aula prossimamente.
Ultima battuta sullo Ius scholae ("E' una battaglia del Movimento 5 Stelle"), ossia il diritto di cittadinanza prima del compimento dei 18 anni, e sull'inceneritore a Roma. Qui l'appello è una mano tesa al Pd (di cui è espressione il sindaco Gualtieri, favorevole all'opera), affinché ci sia un voto congiunto nell'odg presentato dai grillini alla Camera rispetto al Pnrr.