Madrid Open 2023, Sinner non giocherà: ufficiale il forfait

Brutte notizie per i fan italiani del Madrid Open 2023: l'azzurro Jannik Sinner non disputerà il torneo spagnolo in programma dal 26 aprile nella capitale iberica. Arriva in mattinata la conferma delle indiscrezioni degli scorsi giorni: il numero 8 del ranking mondiale si è tirato indietro cancellando il suo nome dalla entry-list. Lo stesso Sinner, negli scorsi giorni, si era ritirato per un attacco influenzale dal quarto di finale dell'ATP Open di Barcellona. In quell'occasione permise a Lorenzo Musetti di avere via libera per la semifinale del torneo. Al Masters 1000 di Madrid, il quarto della stagione, non ci saranno Berrettini, Nadal e Djokovic.

Ritiro Sinner da Madrid Open 2023: le prossime tappe dell'altoatesino

Ritiro che potrebbe passare anche come un riposo forzato visto che Sinner arrivava a Madrid con 17 partite in 40 giorni. Allo stesso tempo però, ha cambiato superficie di gioco e fusi: da Miami a Montecarlo, passando per il torneo catalano. Le ragioni del ritiro non sono state ancora rese note, ma serve poco a immaginare il motivo, come spiegato poc'anzi.

Questo ritiro da Madrid proietta il giovanissimo Sinner al 10 maggio in vista degli Internazionali d'Italia in programma a Roma dove la sua presenza sarà certa al 100%, se non per intoppi fisici. Jannik Sinner sarà inoltre presente al Roland Garros, il secondo Slam dell'anno che inizierà il prossimo 28 maggio.

A seguire poi, l'obiettivo primario è l'erba di Wimbledon dove lo scorso anno riuscì a raggiungere i quarti. Con la rinuncia al Masters 1000 di Madrid, l'altoatesino perderà 90 punti: con questa "penalità", Sinner rischia di scivolare di qualche posizione e potrebbe essere superato da Auger-Aliassime e Taylor Fritz, sempre se riusciranno ad avanzare nella competizione.

Di Sinner ha parlato anche Berrettini in un'intervista rilasciata a Style Magazine:

Con Sonego ci conosciamo sin da ragazzini e siamo molto legati; anche con Lorenzo Musetti il rapporto è ottimo. Con Jannik Sinner parliamo meno ma è normale, non si può essere amici di tutti.