In un'analisi, la Cnn traccia un primo bilancio dei primi cento giorni di Giorgia Meloni a capo dell'esecutivo italiano. L'emittente televisiva statunitense dà atto di come la premier abbia dimostrato di "non essere neanche lontanamente di estrema destra come alcuni avevano temuto". A Meloni il merito di essere "un politico bilingue, a suo agio tra i leader mondiali".
L'analisi snocciola alcuni dei comportamenti virtuosi della prima presidente del Consiglio donna della storia del nostro Paese. Tra le altre cose, Meloni "è riuscita a tenere a bada gli astuti partner della coalizione Matteo Salvini e Silvio Berlusconi", nonostante alcune "divergenze" sulla guerra in Ucraina.
Una vittoria, quella della leader di FdI alle elezioni, che l'emittente considera un momento sorprendente nella politica italiana. Il partito di destra è stato capace di una rapida e verticale ascesa, portando "la più giovane e la prima donna premier" ad una "maggioranza in salute".
A questo punto, l'analisi sui primi cento giorni del governo si focalizza sul tema migranti. Dopo le elezioni, "le barche hanno iniziato ad arrivare, ad arrivare e ad arrivare". Tra le promesse di Meloni c'è proprio quella di contrastare l'immigrazione illegale.
A questo punto, la Cnn snocciola alcuni dati sugli sbarchi delle ultime settimane, cresciuti negli ultimi giorni. Sulle coste del Mediterraneo sono "arrivate su barche più di 35mila persone, un numero più di tre volte superiore a quello dell'anno precedente". Una situazione che ha provocato un calo nei consensi per Fratelli d'Italia. Un recente sondaggio citato dall'emittente parla di percentuali al 29 per cento nei sondaggi, a fronte del 34 per cento ottenuto alle elezioni.
Secondo alcuni analisti menzionati dalla Cnn, il calo dei consensi non sarebbe però legato esclusivamente ai migranti. I problemi sarebbero altri: l'analisi cita il sostegno militare all'Ucraina e i rapporti con la Cina.
La Cnn riprende poi le parole di Giovanni Orsina, direttore della School of Government dell'Università Luiss Guido Carli di Roma.
Un problema, quello dell'immigrazione irregolare, che interessa tutta Europa. Lo conferma anche Hanne Beirens, direttrice del Migration Policy Institute Europe. Beirens sottolinea come "se chiedi agli esperti di migrazione se si possono fermare le barche, la risposta è no". Urge dunque affrontare il problema alla radice: è necessario offrire opportunità di richiedere asilo all'inizio del viaggio e lavorare direttamente nei paesi di partenza.
Una chiosa da parte della Cnn sullo stato di emergenza sulla crisi migranti, pronunciato da Giorgia Meloni, che garantisce "misure estremamente dure per gestire gli arrivi". Misura che, secondo l'articolo, è stata contestata da diversi esponenti di sinistra, con l'accusa di un decreto "espressione dell'era fascista".