Lo spot realizzato dal ministero del Turismo per promuovere le bellezze dell'Italia è stato girato in Slovenia. È questo il motivo della nuova polemica che, nelle scorse ore, ha investito la ministra Daniela Santanchè, già colpita dalle critiche sull'utilizzo della Venere di Botticelli come influencer.
Un gruppo di quattro amici passeggia allegramente per le vie di un borgo, prima di sedersi a tavola e degustare del buon vino, a pochi passi da un vigneto. È questa la scena del nuovo spot realizzato dal ministero del Turismo in collaborazione con l'Enit che in queste ore ha sollevato non poche polemiche. Il motivo? È stata girata in Slovenia. A far scoppiare il caso - che segue, di qualche giorno, quello della Venere di Botticelli trasformata in influencer - è stato un post pubblicato dal regista Massimiliano Milic, della Terroir Films.
scrive, aggiungendo che "i vini del vignaiolo Vina Cotar (quello sloveno, appunto, ndr) sono buonissimi". E che vale la pena provarli. Un post ironico, che ha fatto immediatamente il giro del web, portando anche molti esponenti politici a dire la loro.
Tra coloro che hanno puntato il dito contro la campagna promozionale, ci sono Angelo Bonelli ed Eleonora Evi di Alleanza Verdi-Sinistra, che sulla loro pagina Facebook hanno scritto:
I due pongono poi l'accento sulla scena girata in Slovenia, ricordando, come aveva già fatto il regista, che si tratta di foto stock. Foto, cioè, vendute o date in concessione di utilizzo tramite appositi siti web, dal costo irrisorio. Si chiedono, quindi:
concludono, mostrando di non aver apprezzato l'iniziativa.
ha dichiarato, ai microfoni di Rtl, la ministra del Turismo, riferendosi, in particolare, alla scelta di utilizzare la famosa opera esposta agli Uffizi. Rispondendo alle polemiche relative al costo della campagna, invece, ha spiegato:
ha aggiunto. Secondo lei, lo spot non solo è riuscito, ma potrebbe avere anche il merito di attrarre più turisti, facendo crescere ulteriormente il trend positivo a cui si sta assistendo.