E' arrivata l'ufficialità della Lazio per il rinnovo di contratto con Danilo Cataldi. Il centrocampista e il club biancoceleste avevano trovato un accordo da tempo e finalmente è arrivato l'annuncio fino al 2027 con un adeguamento di stipendio e una promessa futura di rimanere in società. Ma ci sarà tempo per programmare il futuro, il regista ha finalmente preso per mano la squadra dopo anni di difficoltà sotto la gestione Inzaghi. L'incontro con Maurizio Sarri gli ha cambiato la carriera, il tecnico toscano lo ha fatto sentire importante per il progetto Lazio consegnandogli le chiavi del centrocampo fino al ritorno nel giro azzurro con Roberto Mancini che lo sta seguendo.
"La S.S. Lazio comunica che il calciatore Danilo Cataldi ha rinnovato il contratto con il club fino al 30 giugno 2027. Il centrocampista, che al momento vanta 207 partite e 9 gol in maglia biancoceleste, un Campionato Primavera, una Coppa Italia e una Supercoppa italiana, con questo nuovo accordo potrà continuare a scalare la classifica dei calciatori più presenti nella storia della Lazio".
Poche righe di comunicato della Lazio per annunciare il rinnovo del contratto fino al 2027. Significa legarsi a vita ai colori biancocelesti per un ragazzo che è arrivato a Formello nel 2006 e dopo diciassette anni ha coronato il suo sogno di diventare titolare. Con Maurizio Sarri sta ultimando la metamorfosi in regista dopo anni di panchine con Simone Inzaghi. Col tecnico toscano è scoccata subito la scintilla, la prima stagione si è alternato con Lucas Leiva per poi raccoglierne l'eredità in modo definitivo quest'anno. "Gli manca poco. Un giocatore cresciuto a livello esponenziale, molto meno considerato di quanto meriterebbe perché è romano e cresciuto qua. Se la Lazio l'avesse pagato 20 milioni ci sarebbe stata un'altra considerazione immediata" aveva spiegato Sarri a gennaio.
Entra nel mondo Lazio a dodici anni seguendo tutta la trafila del settore giovanile fino alla vittoria del campionato Primavera nel 2012/13, poi il grande salto nel professionismo con il prestito al Crotone in Serie B. In Calabria trova Massimo Drago che lo lancia immediatamente titolare in una squadra giovane che chiuderà la stagione con un sorprendente sesto posto. Cataldi in rossoblù accumula trentotto presenze e quattro reti con la prima realizzata al Pescara per il 3-0 finale.
Il ritorno alla base con il ritiro ad Auronzo di Cadore, il nuovo allenatore della Lazio Stefano Pioli lo osserva e si convince a tenerlo a Roma. I primi mesi del 2014/15 sono complicati, prima un infortunio agli adduttori e poi un problema alla coscia lo tengono fuori per tre mesi fino al 14 gennaio 2015 quando arriva il tanto atteso esordio in biancoceleste agli ottavi di Coppa Italia. La Lazio eliminò il Torino per 3-1 con il centrocampista che servì a Klose il pallone del 2-0. Quattro giorni più tardi arrivò il debutto in Serie A mentre il 9 marzo, nella vittoria casalinga per 4-0 contro la Fiorentina, indossa per la prima volta la fascia da capitano dopo l'uscita di Stefano Mauri, divenendo così il più giovane calciatore ad aver indossato la fascia nella Lazio.
Sembra essere il preludio di una grande carriera quando cominciano le difficoltà. Stefano Pioli l'anno successivo venne esonerato e con l'arrivo di Simone Inzaghi iniziarono momenti bui. I prestiti al Genoa e al Benevento con il tecnico piacentino che gli preferiva altri giocatori, poi il ritorno alla base sempre però come semplice riserva. Nonostante il poco spazio riuscì a trovare qualche momento di gioia come il 3-1 in finale di Supercoppa Italiana contro la Juventus di Maurizio Sarri e la rete che chiuse un derby sul 3-0.