26 Apr, 2023 - 10:09

Migranti, colpite cellule di trafficanti in Italia

Migranti, colpite cellule di trafficanti in Italia

Sono state colpiti alcuni trafficanti di migranti in Italia, smascherando una rete che favoriva l'immigrazione clandestina nel Paese. A dichiararlo è stato il direttore centrale anticrimine della polizia di Stato, Francesco Messina, che ha confermato lo smantellamento di un traffico di essere umani provenienti dalla area subsahariana e intenzionati a superare l'Italia per raggiungere altri paesi dell'Unione Europea.

Migranti, colpiti trafficanti in Italia

"Abbiamo azzerato diverse cellule di favoreggiatori dell’immigrazione clandestina diffuse su tutto il territorio nazionale, ciascuna con specifici compiti di accoglienza, gestione e invio oltre confine di migranti provenienti dall’area subsahariana e intenzionati a oltrepassare l’Italia per recarsi in altri paesi dell’Unione Europea". Lo afferma il direttore centrale anticrimine della polizia di Stato, Francesco Messina, sull'operazione, coordinata dalla Dda di Catania, che ha permessi di smantellare un vasto traffico di esseri umani. 

Il direttore centrale ha poi proseguito spiegando che:

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Le indagini hanno consentito di colpire un'organizzazione composta da stranieri di origine africana dedita massivamente al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, essendo in grado di contattare il migrante direttamente in territorio africano (Costa d’Avorio, Mali, Marocco, Libia) e di condurlo, dietro pagamento di somme di denaro superiori ai mille euro, nel Paese europeo  prescelto. Reati gravi, commessi in diversi paesi e caratterizzati dalla transnazionalità. Colpire i partecipanti a queste consorterie continua a essere una priorità per la Direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato.

Un azione che ha permesso, quindi, di sventare un traffico umano che, nei prossimi mesi, avrebbe potuto ulteriormente aggravare una situazione già molto complicata. Il Governo, infatti, ha richiesto lo stato d'emergenza per gestire i flussi migratori.

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Giorgio Mastrogiacomo
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