29 Apr, 2023 - 11:11

Seregno (Monza), arrestato un uomo di 41 anni per maltrattamenti alla compagna incinta

Aggressione a Seregno da parte di un uomo nei confronti della compagna incinta. Secondo quanto riportano i media locali, un signore di 41 anni è stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Seregno (in provincia di Monza) per aver aggredito e picchiato la sua ex compagna. La donna, 36enne, è stata umiliata e vessata dall'uomo. Le violenze, secondo le testimonianze, si sarebbero consumate tra il 2018 e il 2022: quattro anni di terrore e pura follia dell'uomo nei confronti della donna che, tra le altre cose, nell'ultimo periodo era incinta del loro secondo figlio.

"Sei grassa", era questa una delle frasi spregevoli che l'uomo indirizzava alla compagna per umiliarla davanti al loro primogenito. Il 41enne, residente in Piemonte - nella provincia di Torino - è accusato, oltre alla violenza domestica nei confronti della donna - di aver violato il divieto di avvicinamento impostato dal Tribunale, tra la Lombardia e la sua provincia di residenza.

Seregno, l'uomo arrestato dopo l'aggressione alla compagna era sotto effetto di droga e alcol

Secondo le prime indagini degli inquirenti, l'uomo che si trovava sotto effetto di droga e alcol, aveva picchiato e vessato la sua compagna dell'epoca in svariate occasioni. Il tutto, come già spiegato, davanti agli occhi innocenti del figlio di due anni. Tanti gli attacchi violenti denunciati dalla donna: colpi in volto e sul corpo, spintoni tanto da farla cadere a terra nonostante portasse in grembo il suo secondo figlio. Insulti e umiliazioni di vario genere erano all'ordine del giorno, tanto da farla sentire disprezzata e grassa a causa della gravidanza.

Gli attacchi alla persona sarebbero iniziati ben cinque anni fa, e durati quattro. La donna - in attesa del secondo figlio - decide di lasciarlo e denunciarlo a fine 2022. Il 41enne è stato quindi arrestato per aver violato il divieto di avvicinamento negli scorsi giorni. I militari dell'Arma della stazione di Seregno hanno eseguito, su ordine delle autorità giudiziarie, un'ordinanza di custodia cautelare in carcere.

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