Lampedusa, muore annegata una bambina di 4 anni per un tentativo di furto su un barchino in cui viaggiavano più di 34 persone.
Ennesimo dramma in mare. In area Sar italiana, è morta affogata una bimba di soli 4 anni dopo essere caduta in mare durante un tentativo di furto del motore del barchino su cui viaggiavano oltre 34 persone. Secondo le prime ricostruzioni, un peschereccio tunisino si sarebbe avvicinato alla barca dove, nell’intento di rubare il motore dell’imbarcazione - su cui viaggiava la bambina insieme ad altri 34 passeggeri - avrebbe urtato questa e fatto precipitare la piccola in acqua, trovando la morte.
Le ricerche, iniziate nel momento dell’arrivo al porto, non hanno ancora portato risultati sperati. Il corpo della bimba non è stato ancora rinvenuto. A riportare le dinamiche della vicenda sono state le persone presenti sull’imbarcazione della ‘speranza’ (4 uomini, 27 donne e 3 minori), provenienti da Burkina Faso, Costa d'Avorio, Guinea e Sierra Leone. I sopravvissuti hanno raccontato inoltre di avere pagato 2mila dinari la traversata cominciata alle 4 di giovedì mattina da Sfax, in Tunisia. Nelle prossime ore, i migranti sbarcati al molo Favaloro di Lampedusa verranno ascoltati dai poliziotti della squadra mobile, che proveranno a fare chiarezza sull'accaduto.
Per coordinare al meglio gli sbarchi a Lampedusa ed evitare ‘sovraffollamenti’, la prefettura di Agrigento già da questa mattina ha disposto nuovi trasferimenti dall'hotspot locale. Per questa ragione novanta dei 1.809 migranti, sono stati imbarcati sul pattugliatore della Guardia di finanza verso Augusta (Sr). Inoltre in tarda mattinata sono stati trasferiti altri 200 migranti che, successivamente allo sbarco, sono stati indirizzati in Puglia (63), in Abruzzo (40), in Liguria (40), in Umbria (27) e in Basilicata (10).
Gli sbarchi nell’isola di Lampedusa sono all’ordine del giorno: nella giornata di sabato gli sbarchi sono saliti a un totale di 373 migranti. Di questi, 40 sono arrivati sulla costa dopo che le due imbarcazioni sono state soccorse dalle motovedette Cp. 319 della Guardia costiera e Pv. 8 delle Fiamme gialle. Sulla prima c'erano 17 persone e sulla seconda erano in 23: tutti originari di Burkina Faso, Costa d'Avorio, Guinea e Sierra Leone.