Come sappiamo, l’aumento dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea (BCE) è un'azione che viene presa quando l'economia della zona euro cresce troppo rapidamente, provocando un aumento dell'inflazione. Quando l'inflazione supera il target della BCE del 2%, essa può decidere di aumentare i tassi di interesse per frenare la spesa e l'investimento e ridurre la pressione inflazionistica. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in visita oggi all'Università per Stranieri di Perugia, ha criticato le ultime decisioni della BCE:
Secondo il ministro degli esteri, bisognerebbero permettere alle imprese e alle famiglie di accedere al credito. Questo "serve a chi intraprende avere la possibilità di dare vita a nuove iniziative. Se il costo del denaro aumenta rischiamo di bloccare tutte le nuove iniziative.
Il vicepremier ha poi concluso:
L'aumento dei tassi di interesse può avere un effetto a cascata sulla economia. Quando i tassi di interesse aumentano, diventa più costoso per le aziende e i consumatori richiedere prestiti e questo a sua volta può ridurre la spesa e l'investimento. Ciò può portare a una diminuzione della domanda aggregata, una diminuzione della produzione e un aumento della disoccupazione.
Tuttavia, l'aumento dei tassi di interesse non viene deciso solo in base all'inflazione, ma anche in base a una serie di altri fattori, come la crescita economica, il tasso di disoccupazione, i movimenti dei mercati finanziari e l'andamento dei tassi di cambio. La BCE cerca di bilanciare tutti questi fattori quando decide se e quando aumentare i tassi di interesse.