Nuovo capitolo sulla vicenda del presunto attentato a Vladimir Putin, dopo che il Cremlino ha accusato Kiev di un duplice attacco al presidente: frammenti di un drone sono stati trovati a un centinaio di chilometri di distanza da Mosca. Lo hanno rivelato le forze dell'ordine russe all'agenzia Tass.
I resti del drone si trovavano nella città di Kolomna. Le autorità hanno parlato di "un piccolo cratere nel luogo dell'incidente", senza fornire altri dettagli.
L'Ucraina tuttavia non ci sta e respinge al mittente le accuse. I droni, secondo Kiev, sarebbero stati lanciati da 'partigiani' russi. Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha assicurato l'estraneità del Paese dalla vicenda.
A fargli eco anche il portavoce Serghei Nikivorov: i media ucraini hanno citato un estratto di una sua intervista alla Bbc.
Dopo la denuncia dell'attacco a Putin, il deputato russo Mikhail Sheremet auspica una risposta eclatante da parte del Cremlino. Le sue parole sono state riprese dall'agenzia stampa russa Ria Novosti.
Nel frattempo, si aggrava ancora il bilancio delle vittime coinvolte nei bombardamenti russi avvenuti oggi sulla regione di Kherson. Le ultime indiscrezioni, riferite dalle autorità locali, parlano di 16 morti e almeno 10 feriti.
Il primo vicepresidente del consiglio regionale di Kherson, Yury Sobolevsky, aveva parlato di un numero di decessi che è destinato ad aumentare.