Una forte scossa di terremoto, di magnitudo 6.5, ha colpito la regione centrale di Ishikawa, in Giappone. È accaduto oggi, venerdì 5 maggio, intorno alle 14:40 ora locale: in Italia era mattina presto. Le autorità nipponiche non hanno emesso alcun allarme tsunami, secondo quanto riportato dall'agenzia meteorologica nazionale.
Sulla vicenda è intervenuto il portavoce del governo Hirokazu Matsuno, nel corso di una conferenza stampa tenutasi nella residenza ufficiale del primo ministro, a Tokyo. Matsuno ha riferito ai giornalisti che il governo è al lavoro per rintracciare eventuali vittime. Il portavoce ha parlato di "un grande impegno" nell'identificazione dei possibili decessi. Per il momento, le segnalazioni ricevute parlano soltanto di edifici danneggiati. L'Agenzia giapponese per la gestione degli incendi e dei disastri parla invece di alcuni feriti, senza precisarne il numero.
Come accennato, il sisma si è concentrato nella prefettura di Ishikawa, situata nei pressi della costa centro-occidentale della principale isola giapponese di Honshu. Lo riferisce il centro informazioni sui terremoti dell'US Geological Survey. Inizialmente si era parlato di un terremoto di magnitudo 6.3. Solo in seguito la Japan Meteorological Agency ha modificato la misura dell'energia sprigionata dalle scosse a 6.5. Secondo le stime dell'agenzia, la profondità è di circa circa 12 chilometri.
Matsuno ha tranquillizzato i giornalisti su eventuali danni alla centrale nucleare di Shika a Ishikawa e alla centrale nucleare di Kashiwazaki Kariwa, nella prefettura di Niigata. Nessun problema è stato segnalato negli impianti nucleari più importanti della zona.
Nel frattempo, sono trapelate alcune immagini di telecamera di sicurezza che testimoniano la violenza della scossa nella prefettura di Ishikawa. Le indagini delle autorità sono ancora in corso, ma è ormai appurato come ci sarebbero dei feriti. Intanto, a scopo precauzionale, il Giappone ha sospeso i treni superveloci Shinkansen, che collegano Tokyo a Kanazawa. Il protocollo da seguire è ben chiaro, per una nazione tra le più soggette a terremoti in tutto il mondo.