"Licenziata per il colore dei capelli". È l'ultima motivazione che parrebbe aver preso un'azienda di Casalecchio nei confronti di una giovane lavoratrice. La vicenda, denuncia Francesca Sparacino, la ragazza licenziata, è avvenuta presso il negozio di abbigliamento Suite Benedict, nel centro commerciale Gran Reno.
Francesca era stata assunta con la promessa, però, di scurirsi i capelli visto il suo colore fucsia. Quindi una nuova tinta era il giusto compromesso. E così ha fatto Francesca, che oltre a commessa è anche consigliera comunale dl partito Rifondazione comunista a Granarolo dell'Emilia (Bologna).
Racconta la ragazza. Il problema è - e lo sa bene chi si tinge i capelli - che dopo vari sciacqui e lavaggi, la colorazione ha iniziato a schiarirsi e quindi Francesca è dovuta correre di nuovo a chiedere aiuto dal parrucchiere per una tinta colore melanzana.
Francesca, però, era stata criticata anche per il suo abbigliamento, come riporta Fanpage. In uno scambio di messaggi su Whatsapp, la responsabile del negozio accusa la consigliera comunale di venire a lavoro con la tutta. Ma Francesca risponde che anche altre colleghe vengono a lavoro in tuta, e una ha anche i capelli blu. Dopo una settimana arriva la lettera di licenziamento per non mancato superamento del periodo di prova.
La 24enne ha comunque iniziato a muoversi con il sindacato Usb e un legale, che probabilmente chiederà il reintegro e un risarcimento.
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