Tra l'Italia di Meloni e la Francia di Macron i rapporti sembrano sempre più incrinati, soprattutto per quanto riguarda la questione migranti. Ai cugini d'oltralpe non piace per nulla la politica nazionalista a firma Fratelli d'Italia e men che meno l'approccio che Meloni continua ad avere verso il tema immigrazione. Questa volta le critiche più pesanti arrivano da uno dei capi del partito Renaissance, Stéphane Séjourné, il quale non ha risparmiato sui toni accesi nel commento all'operato del nostro Esecutivo:
Secondo Séjourné Meloni sarebbe tanto più pericolosa, quanto più presa da modello dall'ultradestra francese di Marin Le Pen. Il giornale Le Figaro non si lascia scappare questa precisazione di Séjourné, che dimostrerebbe le vere intenzioni del partito di Macron dietro ai ripetuti attacchi a Giorgia Meloni. L'obiettivo sarebbe infatti infastidire e indebolire il Rassemblement National di Marie Le Pen, a detta di Séjourné così tragicamente simile a Fratelli d'Italia. L'attacco della Francia sui migranti, insomma, sarebbe rivolto a fini di politica interna molto più che a rompere i rapporti con l'Italia di Meloni.
A seguito delle pesanti accuse della Francia, il leader del Carroccio Matteo Salvini ha risposto con un Tweet definendo i toni di Stéphane Séjourné "inaccettabili e offensivi". Secondo il Ministro dei Trasporti l'attacco che arriva da Reinessance è del tutto fuori luogo e privo delle giusta fondamenta. Così infatti prosegue il tweet di Salvini:
Nel frattempo arrivano critiche anche dal Governo spagnolo, che accusa Meloni di voler governare «contro lavoratori e lavoratrici». È stata la vicepremier e Ministra del Lavoro Yolanda Diaz ad apostrofare in questi termini la presidente del consiglio italiano. Anche qui lo schema è simile a quello adottato in Francia: Meloni fa paura perché è seguita e imitata dagli ultraconservatori di Vox. «Qui non arriverete mai al governo» redarguisce Diaz, ma i crescenti consensi a Vox fanno invece tremare.
La politica di Meloni è sotto stretta osservazione da più parti d'Europa: tra difficili rapporti esteri e paura per le ispirazioni nazionaliste nei propri giardinetti, i leader dei Paesi vicini sembrano riconoscere nella presidente italiana una minaccia importante.