Nuovo vertice tra Usa e Cina: Nicholas Burns, ambasciatore statunitense nel Paese del Dragone, ha incontrato il ministro del Commercio di Pechino, Wang Wentao. Un faccia a faccia avvenuto "su richiesta" di Washington, come rivelato da nota del ministero cinese. La nota in questione mantiene toni criptici sull'andamento dell'incontro.
Si tratta del secondo contatto in pochi giorni tra Burns e un esponente del governo cinese. Lunedì scorso, l'8 maggio, l'ambasciatore aveva incontrato nella capitale del Paese asiatico il ministro degli Esteri Qin Gang. L'alto diplomatico cinese si stava preparando a partire alla volta di un tour europeo tra Francia, Germania e Norvegia, in cui è tuttora impegnato.
Al termine del summit, Qin Gang aveva parlato di relazioni "ancora glaciali" tra i due Paesi. Proprio l'intento di "stabilizzare le relazioni" è considerato per il governo una questione della "massima priorità".
In particolare, le divergenze principali tra Usa e Cina nell'incontro dell'8 maggio avevano riguardato l'argomento del separatismo di Taiwan. Qin Gang aveva riferito a Nicholas Burns che gli Stati Uniti "dovrebbero affrontare adeguatamente la questione di Taiwan e smettere di sostenere e legittimare le forze separatiste dell'indipendenza".
Soltanto pochi mesi fa, l'ambasciatore americano in Cina si era reso protagonista di un botta e risposta al vetriolo con le autorità del Dragone sulla questione Covid. La nazione asiatica aveva invitato gli Stati Uniti a "smettere di sollevare affermazioni su fughe di laboratorio, di diffamare la Cina e di politicizzare la questione della tracciabilità dell'origine" del virus. Dal canto suo, Burns aveva invitato le autorità cinesi ad essere "più oneste".