Era il 10 maggio 2006 ore 16:00 quando con Decreto Ministeriale venne istituito l’Ateneo romano. Con impegno e dedizione, da una piccola realtà di allora, si è giunti a 48 corsi di laurea, 54mila mq di campus universitario e oltre 100mila studenti che hanno scelto tale ente universitario per la propria carriera universitaria. Guardando l’Università degli studi Niccolò Cusano oggi sembra passato più di un secolo eppure non è ancora maggiorenne, festeggiando i suoi 17 anni.
Non sono mancati gli auguri del Presidente del CdA, Stefano Bandecchi, inviati nella chat docenti/ricercatori/dottorandi/tutor/dipendenti:
L’Ateneo romano ha festeggiato il suo diciassettesimo anniversario dalla fondazione dimostrando, anno dopo anno, ambizione, passione ed entusiasmo nel creare una realtà eccellente.
Raggiungere questi obiettivi, infatti, è stato possibile grazie all’impegno quotidiano di tutto il personale, quasi mille risorse tra docenti, ricercatori, tutor, dottorandi, dipendenti e collaboratori di Unicusano, che non hanno mai smesso di credere nella missione istituzionale nella quale sono chiamati ad operare: didattica, ricerca e la c.d. terza missione universitaria.
Un riconoscimento che arriva da più settori e istituzioni, un valore attribuito e riconosciuto da personaggi di spicco del mondo accademico, industriale, imprenditoriale, dalle associazioni di categoria, da esponenti politici che negli anni si sono avvicendati al governo e non da ultimo dal neo Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che durante l’inaugurazione dell’anno accademico ha ribadito l’importanza della formazione universitaria nel disegnare l’Italia del domani, l’Italia del futuro. Un ruolo strategico attribuito agli Atenei, e alla Cusano, come dichiarato dal Presidente Meloni in una lettera inviata al Magnifico Rettore prof. Fabio Fortuna:
Qualità che da sempre sono un punto fermo per l’Università Niccolò Cusano. A dimostrarlo i tanti traguardi raggiunti in questi 17 anni come il riconoscimento alla Facoltà di Ingegneria, che ha ottenuto il primo posto tra tutti gli atenei Italiani nella classifica VQR (Valutazione della qualità della ricerca), redatta dall’Anvur. Ma anche il secondo posto nella Terza Missione universitaria redatta sempre dall’ ANVUR, grazie al progetto divulgativo radiotelevisivo Radio Cusano Campus.
Traguardi che confermano l’eccellenza di Unicusano che, a partire dal suo Presidente Stefano Bandecchi, intende avanzare sempre con il massimo dell’impegno, della professionalità e competenza scientifica per compiere i propri mandati: dalla didattica alla ricerca senza mai perdere di vista la centralità dello studente affinché possa essere formato efficientemente per creare una migliore società di oggi e di domani. Formare uomini e donne significa realizzare la civiltà del domani e questo è sempre stato un impegno che l’ateneo ha portato avanti grazie alla divulgazione del sapere e della ricerca, da estendere a tutto il tessuto sociale-industriale: una vera e propria missione che l’Ateneo ha sempre perseguito anche grazie alle tantissime iniziative, tradizionali e sperimentali, volte ad accrescere le opportunità di sviluppo sociale portate avanti direttamente dall’università e tramite le proprie società partecipate e spin-off. Missione questa ben salda nei presupposti del lavoro quotidiano di tutti i docenti, ricercatori e dipendenti, a partire dal consiglio di amministrazione e dal suo presidente Stefano Bandecchi.
Una crescita costante ed esponenziale per l’università e, di riflesso, per il Paese. E non saranno certo le circostanze avverse di questo ultimo periodo, amplificate dai media e dalla stampa, ad oscurare l’eccellenza di questo Ateneo. Eccellenza che dall’Italia si estende oltre i confini del Paese: in ambito internazionale, come per il Progetto Athena, volto a costruire una comunità accademica europea, e di cui Unicusano è coordinatore di ben 13 paesi europei e con le proprie sedi estere tra cui si evidenzia il nuovo magnifico campus in UK.
Il valore aggiunto è un mix di tradizione e innovazione, virtuale e reale, formazione e ricerca scientifica, sostenibilità e opportunità. Senza dimenticare professionalità ed humanitas.