Nell'incontro odierno a Kiev tra l'inviato speciale cinese Li Hui e il presidente ucraino Volodymir Zelensky, la Cina ha dichiarato il suo impegno nel "ripristinare la pace" tra Ucraina e Russia. Li Hui, che prosegue la sua missione diplomatica in Russia, Polonia, Germania e Francia, ha discusso con Zelensky una possibile "soluzione politica" alla crisi in corso. Tuttavia, il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha chiarito che Kiev non accetterà proposte che comportino la perdita di territori o il congelamento del conflitto.
Secondo quanto riportato dal ministero degli Esteri cinese al termine della tappa ucraina dell'inviato, Cina e Ucraina hanno concordato di lavorare insieme e di mantenere la reciproca cooperazione vantaggiosa. Il ministero ha sottolineato che la Cina ha sempre svolto un ruolo costruttivo nel mitigare la situazione umanitaria in Ucraina e che continuerà a fornire assistenza nell'ambito delle proprie capacità. Inoltre, Pechino è disposta a promuovere un consenso internazionale basato su un documento di 12 punti presentato in precedenza.
Nel frattempo, l'ufficio del presidente Zelensky non esclude la possibilità che possa partecipare di persona al vertice del G7 a Hiroshima. Secondo il vice capo dell'ufficio presidenziale ucraino, Igor Zhovkva, la decisione dipenderà dalla situazione sul campo di battaglia e verrà presa dopo un'attenta analisi. Se non dovesse partecipare di persona, Zelensky parteciperà al vertice tramite collegamento video.
Tuttavia, fonti governative giapponesi hanno escluso la possibilità di una visita di Zelensky a Hiroshima, mentre il Giappone assume la presidenza del G7 quest'anno. Il vertice si svolgerà da domani fino al 21 maggio. Durante il vertice, i leader discuteranno di una vasta gamma di questioni, tra cui la stabilità economica, il cambiamento climatico, la sicurezza internazionale e i diritti umani. L'obiettivo principale sarà quello di individuare soluzioni comuni e promuovere la cooperazione internazionale per affrontare le sfide globali.