Le opposizioni, con in testa il M5S, contro la candidatura di Chiara Colosimo alla presidenza della commissione Antimafia. Una scelta che sarebbe frutto di insistenze da parte di Fratelli d'Italia, e in particolare di Giorgia Meloni in persona.
Il Movimento 5 Stelle, fortemente contrario, aveva minacciato di non presentarsi al voto. Lo hanno confermato gli stessi membri pentastellati della commissione Antimafia.
A supporto della propria tesi, il M5S cita "le preoccupazioni delle associazioni delle vittime della mafia e del terrorismo e di Salvatore Borsellino" sul nome della deputata di FdI. Quest'ultima è ritenuta vicina a Luigi Ciavardini, ex Nar, condannato per aver preso parte alla strage di Bologna. La sua candidatura, dunque, rischia di "compromettere la credibilità e l'autorevolezza" della commissione d'inchiesta bicamerale del Parlamento.
Ma il centrodestra, nonostante le preoccupazioni dell'opposizione, è andato dritto per la sua strada e ha deciso di votare per il proprio candidato di Fdi, nonostante la contrarietà di M5S, Avs e Pd. Una decisione che ha suscitato le ire dei parlamentari dell'opposizione, usciti dall'aula della commissione Antimafia.
In risposta alle indicazioni di Giorgia Meloni, i componenti del M5S sottolineano l'importanza della commissione Antimafia quale "pilastro dell'impegno istituzionale per la legalità, nel rispetto dei principi sanciti dalla Costituzione".
Contrarietà alla nomina della fedelissima di Giorgia Meloni anche da parte di Alleanza Verdi e Sinistra. Avs pone la lente d'ingrandimento sulle "preoccupazioni dei familiari delle vittime delle stragi su Chiara Colosimo", delle quali la maggioranza "avrebbe dovuto farsi carico" e "avanzare una proposta diversa".
Anche gli esponenti del Pd, in una nota, hanno evidenziato che "le polemiche sviluppatesi sulla figura del presidente rischiano di compromettere dalla nascita il lavoro della commissione, su un tema che invece richiede la massima compattezza delle forze politiche".
Dai dem era arrivato un appello alla maggioranza, "affinché si giunga ad individuare un presidente che raccolga la volontà di collaborazione e di unità di tutti i gruppi parlamentari nella lotta alla mafia".