Jennifer Crepuscolo Unione Satanisti Italiani, un binomio ancora poco noto per tutti noi ma che sta iniziando a diventare familiare in queste ore in Rete. E' là, infatti, che infiamma la polemica tra la giovane donna e alcune importanti testate online tipo Dagospia. In occasione dei recenti fatti di Boston legati al controverso SatanCon, infatti, sono stati svolti degli approfondimenti sul tema che, secondo il suo punto di vista, non sono precisi. Effettivamente si sa poco di questi argomenti e l'occasione potrebbe essere ghiotta per fare luce su un cono d'ombra del culto per troppo tempo lasciato indisturbato. Ecco come si sono svolti fatti.
Il tema del satanismo sembra essere tornato in cima all'agenda-setting. Ne ha recentemente parlato anche Mosca in risposta alla scelta di Zelensky di sospendere la cittadinanza di tredici sacerdoti filorussi ma in questo caso si va davvero nello specifico. Tutto è partito da Boston dove ha preso vita il più grande raduno di satanisti di sempre e dall'articolo in cui l'incontro veniva così descritto dalla testata giornalistica di Roberto D'Agostino:
Un evento insolito che ha raccolto tante persone che nella vita sono andate in difficoltà per diverse ragioni, come ben spiega questa testimonianza anonima:
In risposta quindi al pezzo "Non ci sono più i satanisti di una volta, ha voluto dire la sua la fondatrice dell'Unione Satanisti Italiani Jennifer Crepuscolo.
La donna non si è sentita rappresentata dal giornale, dove la sanità mentale è quasi messa in dubbio, e ha voluto mostrare ai lettori un altro punto di vista:
Si resta in attesa delle reazioni dal web di una presa di posizione così forte.
Nasce a Chiavari e non viene battezzata perché i suoi genitori ritengono che la puerpera fosse posseduta dal diavolo. Il padre esce dalla sua vita dopo sei mesi e la bambina è costretta a seguire i continui spostamenti di mamma da un uomo all’altro, da una regione all’altra. All'età di 13 anni viene iscritta come interna in un istituto dove resta fino alla maggiore età. In quel periodo ricompare il padre, che però abusa di lei in auto durante un’uscita insieme. In quel periodo difficile si avvicina ad una setta emiliana, avvicinata via Internet, da cui scappa quando capisce che ci sono solo scopi sessuali. Trova l’amore sul web e si trasferisce a Como da lui che ha 17 anni in più e che la rinchiude in casa impedendole di uscire in sua assenza per gelosia. La clausura dura fino al 2011: sono anni cupi, in cui Jennifer apre un blog, La Bolla, raccontando tutto il nero che ha dentro. È in questa fase di vita che si scopre satanista e fonda USI. S'innamora di un altro uomo e lo raggiunge in Sicilia, dove ancora risiede.