Martedì sera a Napoli, è esplosa una sparatoria contro un bar. Gli spari hanno ferito una famiglia lì di passaggio, composta da padre, madre e bambina di 10 anni.
L'ipotesi che per il momento va per la maggiore è quella del ferimento accidentale. Un litigio avrebbe causato la sparatoria e la famiglia si sarebbe semplicemente trovata nel posto sbagliato nel momento sbagliato. Si escludono per ora piste legate alla criminalità organizzata o alla vendetta.
Era martedì sera come tanti per il bar di Sant'Alessandria, in Provincia di Napoli, coinvolto negli spari. Durante l'orario di cena, quando i tavoli sono pieni per la gente che consuma il suo pasto, si sentono esplodere 10 colpi di pistola, alcuni dei quali raggiungono i coperti esterni del bar. Lì seduta c'è una famiglia di tre persone che sta mangiando.
Un attimo dopo scoppia il panico: gli spari hanno colpito la famiglia, causando ferite gravi nella bambina di 10 anni. La bambina è stata infatti colpita alla testa. Le sirene dell'ambulanza arrivano poco dopo, portando la ferita immediatamente al Santobono, dove i medici riescono a scongiurare il pericolo di vita.
Oltre alla bambina, la quale ha riportato le ferite più gravi, anche altre due persone sono rimaste ferite nella sparatoria al bar di Napoli. Si tratta del padre e della madre della ragazzina. I due cognugi hanno riportato ferite più lievi rispetto alla figlia, ma per loro è stato comunque necessario il trasporto in ospedale.
Il padre, 43enne, presenta una lieve colluttazione alla mano, per la quale si è scelto un breve periodo di osservazione al Cardarelli di Napoli. Stessa procedura adottata per la madre 35enne, la quale ha invece riportato alcune ferite all'addome.
Il proiettile che ha colpito la bambina seduta con la famiglia a mangiare in un bar di Napoli si è conficcato nella tempia della giovane, senza riuscire, fortunatamente, a raggiungere il cervello. Le condizioni della bimba però rimangono gravi: i medici del Santobono hanno proceduto all'estrazione del proiettile e, a seguito dell'operazione, hanno intubato la vittima e ricoverata in rianimazione. I sanitari comunque si dicono fiduciosi che le sue condizioni miglioreranno.
Il deputato Francesco Emilio Borrelli si è espresso sull'accaduto rivolgendosi al direttore del Santobono:
ha commentato Borrelli.