Intervenendo al Brussels Forum, Jens Stoltenberg dà un aggiornamento sulle procedure che porteranno all'ingresso dell'Ucraina nella Nato. Il segretario generale dell'Organizzazione intergovernativa ha parlato di "punti di vista diversi tra gli alleati" sull'adesione di Kiev.
Durante la sua partecipazione alla conferenza annuale organizzata dal German Marshall Fund degli Stati Uniti, Stoltenberg sottolinea comunque come "la priorità deve essere quella di far sì che l'Ucraina possa sopravvivere come Stato sovrano e indipendente". L'ingresso, inoltre, "non può avvenire nel bel mezzo di una guerra" e per questo è necessario supportare Kiev con ogni mezzo per permetterle di uscire da questo impasse.
Al Forum di Bruxelles, Stoltenberg ha preso la parola durante il dibattito "The road to Vilnius". Il segretario generale della Nato ha chiarito come la guerra "certamente rende l'Ucraina più vicina all'Alleanza", dato "l'aumento dell'equipaggiamento di standard occidentale".
A margine della conferenza, Stoltenberg si è recato all'appuntamento con la stampa insieme al primo ministro della Lettonia, Krisjanis Karins. Anche in questa occasione è tornato sul tema del sostegno all'Ucraina, per la precisione in relazione all'invio degli F-16 a Kiev. Una questione che aveva destato le agghiaccianti minacce di Medvedev all'Occidente.
In attesa degli F-16, l'Ucraina riceverà presto altri 110 carri armati Leopard 1A5 dalla Germania. Lo conferma l'ambasciatore ucraino a Berlino Oleksii Makeiev, attraverso il suo profilo Twitter. Un'ulteriore conferma alle aperture del governo tedesco, che aveva preannunciato la fornitura di un'ottantina di mezzi corazzati per la metà del 2023, oltre a due battaglioni dei più moderni Leopard 2.
La forza bellica della difesa ucraina, insomma, continua a crescere. Che il momento sia propizio per la tanto attesa controffensiva? Secondo il capo dell'intelligence ucraina Kyrylo Budanov, i tempi sono maturi.