Anche oggi, la guerra tra Ucraina e Russia prosegue con nuovi aggiornamenti: nella notte Mosca ha abbattuto 6 droni che volavano sul cielo della Crimea. La penisola sul Mar Nero è annessa alla Russia dal 2014. L'azione militare, annunciata dal governatore della regione, Serghei Aksionov, non ha comportato morti né feriti.
Nel giorno in cui l'intelligence USA individua in Kiev i mandati dell'attacco con i droni al Cremlino, alcuni di questi velivoli sono stati individuati ed eliminati anche a Sebastiopoli, dove avevano preso di mira il villaggio di Kacha, nel distretto di Nakhimovsky. Il governatore filorusso Mykhailo Razvozhaev commenta così ricostruendo la dinamica dell'attacco:
Anche l'Ucraina ha avuto a che fare con attacchi di droni (36 in tutto) e anche in questo caso la pericolosità dei velivoli è stata disinnescata dall'intervento delle forze militari. Così riporta su Telegam l'Aeronautica ucraina:
Nel frattempo, arrivano aggiornamenti anche da Belgorod. Alcuni gruppi partigiani russi hanno affermato di essere pronti a nuove azioni militari sul villaggio al confine con l'Ucraina. Per i gruppi Legione Libertà della Russia e Rdc l'attacco a Belgorod, rivendicato nelle scorse giornate, «è stato un successo» e questo li spinge a promettere che «verremo di nuovo. A Belgorod, Bryansk, Kursk, Voronezh, Rostov, Mosca».
Questi gruppi di resistenza sono composti da cittadini russi dissidenti, spesso con orientamento neofascista, contrari al regime di Putin e decisi a mettergli i bastoni tra le ruote nella guerra contro l'Ucraina:
avvisa "Caesar", portavoce della Legione Libertà, in una nota lasciata su Telegram.
Intanto, questa mattina si è appresa la notizia che vede la Russia pronta ad inviare armi cosiddette "non strategiche" nel territorio bielorusso. A confermarlo è una nota che arriva da Minsk dove è stato firmato il documento di collaborazione tra i ministri della difesa bielorusso e russo, Viktor Khrenin e Serghei Shoigu. In quest'ultimo si legge:
Nel pacchetto di aiuti promesso dall'Occidente per l'Ucraina c'è anche l'addestramento dei piloti di Kiev sugli F-16, velivoli di quarta generazione. La misura era stata annunciata nei giorni scorsi e confermata a seguito dell'inizio del programma di formazione in Polonia e in altri stati. A questi si aggiunge anche la Gran Bretagna, che accoglierà 20 militari esperti ucraini per procedere all'addestramento sugli F-16. A questo proposito, il Foreign Policy cita un portavoce del governo britannico e riporta:
Ancora non è specificata la data dell'inizio delle operazioni.