Ferma condanna da parte dell'Unione Europea alla "violenza scioccante a Zvecan": lo afferma l'alto rappresentante Ue, Josep Borrell, in merito agli scontri avvenuti nel nord del Kosovo.
Negli scontri sono stati coinvolti alcuni dei soldati in missione per conto della Nato, allo scopo di impedire la nascita di un nuovo conflitto tra Kosovo e Serbia. Anche alcuni militari italiani sono rimasti feriti mentre cercavano di contenere i manifestanti.
Sulle condizioni dei nostri connazionali era intervenuto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, rassicurando sul loro stato di salute. Nel frattempo, dopo la condanna di Borrell, anche gli Stati membri dell'Ue e altri partner internazionali hanno condannato con forza l'incidente.
A Bruxelles, durante il consueto briefing con la stampa, ha parlato il portavoce della Commissione Europea per gli Affari Esteri Peter Stano. Per contrastare "un'escalation molto pericolosa da venerdì scorso" nel Kosovo settentrionale, Borrell sta lavorando per "calmare la situazione".
Anche il comando militare dell'Allied Joint Force Command Naples ha diramato una nota successiva ai recenti avvenimenti in Kosovo.
Secondo le parole dell'ammiraglio Stuart Munsch, comandante dell'Allied Joint Force Command Naples:
Migliorano, nel frattempo, le condizioni dei soldati italiani coinvolti negli scontri. In una nota, il Ministero della Difesa ha spiegato che le reclute dell'Esercito italiano sono rientrate nella base italiana di Villaggio Italia.
I militari appartengono tutti al Nono reggimento Alpini. Due di loro si trovano ancora ricoverati, rispettivamente all'ospedale militare Nato specialistico di Skopje e in quello di Pristina. Tutti gli altri sono stati assistiti al posto di medicazione della base italiana. Tre dei soldati in questione hanno già ripreso regolarmente servizio.