La Guerra in Ucraina continua imperterrita e impietosa, miete vittime e fa esplodere bombe: è quello che è successo nella notte a Kiev, capitale del Paese occupato fatta oggetto di un intenso bombardamento.
Le detonazioni si sono sentite per tutte le ore notturne, lasciando ai cittadini il modo di verificare i danni solo alle prime ore dell'alba. E di danni ce ne sono stati parecchi: le bombe russe hanno ferito 14 persone, mentre 3 sono i morti nel raid aereo. Uno di questi è un bambino di 11 anni.
Inoltre, i detriti dei missili balistici lanciati contro Kiev hanno colpito una clinica nel distretto del Desnyansky e una casa poco distante. Gli allarmi antiaereo sono stati attivati nelle regioni di Kiev, Dnepropetrovsk, Poltava, Sumy, Kharkiv, Chernigov e Donetsk.
Il comando militare ucraino ha le idee ben chiare sulla dinamica dell'attacco russo a Kiev di questa notte. Secondo Serhiy Popko, capo dell'amministrazione militare della città, è certo che le forze russe abbiano utilizzato sistemi missilistici tattici a terra per prendere la mira su Kiev. I missili dunque non sarebbero stati lanciati da aerei e, dai primi esami sui detriti, sembrerebbe si sia trattato di armi balistiche e da crociera.
Quando l'allarme antiaereo è risuonato tra le abitazioni della città addormentata, la difesa ucraina è entrata immediatamente in azione, provvedendo a colpire i bersagli in volo prima che si schiantassero sulle case. Questa è una procedura a cui Kiev, suo malgrado, si è abituata nel corso dell'ultimo anno e mezzo, visto i continui bombardamenti che Mosca le indirizza. Questa volta però, qualcosa è andato storto: i detriti dei missili abbattuti sono caduti nel centro abitato e hanno colpito la popolazione, causando danni alle infrastrutture, 14 feriti e 3 vittime.
Alla luce di quanto successo, Serhiy Popko si è riferito alla popolazione con un appello e sollecitando l'attenzione dei cittadini:
A seguito del bombardamento russo su Kiev parole di sostegno arrivano soprattuto da Maia Sandu, presidente della Moldavia, uno dei Paesi più in apprensione per le manie espansionistiche di Vladimir Putin. Proprio in Moldavia è al via oggi il summit della Comunità Politica Europea al Mimi Castle, che vede la partecipazione di 47 Paesi, inclusi 27 membri dell'Unione. A partecipare al vertice, a sorpresa, c'è anche Volodymyr Zelensky. La sua presenza è stata mantenuta segreta per motivi di sicurezza, ma il suo arrivo ha dato conferma alle voci che giravano a proposito di un suo intervento all'incontro internazionale.
Il summit al Mimi Castel è dunque l'occasione per esprimere ancora una volta la vicinanza dei Paesi del mondo alla martoriata Ucraina, come in effetti ha immediatamente fatto Maia Sandu:
Ha detto la presidente moldava all'arrivo di Zelensky, che Sundu è accorsa a salutare personalmente.