L'Ucraina è finalmente pronta alla controffensiva: così afferma il presidente Zelensky, aggiungendo tuttavia la richiesta di nuovi sistemi di difesa aerea Patriot per neutralizzare la superiorità aerea russa e diminuire le perdite tra i suoi soldati. "Vorremmo ottenere ulteriori altre cose, ma non possiamo aspettare per altri mesi", afferma il presidente ucraino, forse solleticando l'invio di offerte last minute.
Lungamente preannunciata, rimandata, smentita e riannunciata, la controffensiva ucraina è una delle operazioni militari del secolo, come confermato anche dall'uscita del "trailer" propagandistico che la anticipa. Ma perché sembra non partire mai?
Innanzitutto, bisogna tenere conto dell'importanza propagandistica della preannunciata controffensiva: essa giustifica nuove richieste di armi agli alleati, mette pressione agli invasori russi e aumenta il morale della popolazione ucraina. Dunque, è probabile che essa sia stata preannunciata in largo anticipo per sfruttarne l'effetto psicologico.
In ogni caso, sembrerebbe che le forze di Kiev siano davvero pronte: secondo i dati di Marzo, dispongono di almeno 9 brigate fresche addestrate secondo gli standard nato, una flotta di 350 carri armati occidentali e munizioni in abbondanza.
Rimane comunque il problema della superiorità aerea russa: l'aviazione di Mosca batte quella ucraina 15 a 1, in termini numeri; per questo, in vista della controffensiva, Zelensky vorrebbe avere accesso ai Patriot, avanzati sistemi missilistici americani che stanno mostrano la propria efficacia difendendo Kiev dai continui attacchi missilistici.
In effetti, i bombardamenti pressoché quotidiani sulla capitale potrebbero essere giustificatati tatticamente dal desiderio di tenere impegnati i Patriot, costringendo Kiev a schierarli per difendere la popolazione civile anziché per coprire le forze impegnate nella controffensiva.