Il 2 giugno si festeggia la Repubblica italiana, che quest’anno compie 77 anni, da quando è nata. Ma cosa rappresenta in Italia questa festa? Il 2 giugno del 1946 si svolse il referendum istituzionale con cui gli italiani scelsero la forma di governo da dare al Paese e di affermare così la Repubblica costituzionale, abolendo la monarchia. Andarono al voto circa 28 milioni di italiani, ma il passo decisivo fu compiuto, in realtà, il 30 gennaio del 1945, quando il Consiglio dei ministri riconobbe il diritto di elettorato attivo e passivo alle donne. Per la prima volta le donne possono votare! E fu così che, dopo lungo processo, si giunse alla nascita della Costituzione della Repubblica italiana, che entrò in vigore il 1° gennaio del 1948. La Costituzione nasce a seguito di una devastante guerra e di una dittatura fascista, che comportò alla popolazione molte sofferenze.
La Festa della Repubblica rappresenta un anniversario significativo per la storia italiana, in quanto questa ricorrenza mostra con quale percorso si sia costruita nel tempo una democrazia sempre più forte sia nelle istituzioni sia dal punto di vista della società civile, che ha consentito agli italiani di affermare valori, diritti, doveri nella direzione della coesione sociale e della libertà. La Festa della Repubblica ci ricorda anche come la democrazia sia stata conquistata a prezzi molto alti, difesa da coloro che per raggiungerla hanno pagato con la propria vita. Come non ricordare Sandro Pertini che affermò:
La Costituzione repubblicana riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo e, allo stesso tempo, afferma la rifondata identità italiana, che vede nell’istruzione e nel lavoro i capisaldi della democrazia. Come afferma Federico Bombi, la Costituzione è un testo che si connota per chiarezza delle norme fruibili da tutti i cittadini, portando con sé valori importanti che restano oggi a fondamento del progresso.