Oltre 40mila persone da evacuare nelle zone allagate dopo l'esplosione alla diga della centrale idroelettrica di Kakhovka. È quanto annunciato da Viktoriya Lytvynova, vice procuratrice generale dell'Ucraina, in diretta tv.
A dare l'allarme sulla distruzione della diga di Kakhovka è anche l'Onu, che sottolinea come tale evento metta "in pericolo migliaia di civili, lasciando molti senza casa e con gravi necessità umanitarie". Lo ha spiegato l'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari in Ucraina in un post sui suoi canali social. A queste parole fa eco il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres.
Guterres ha commentato gli effetti dell'esplosione nella città di Kherson, di Nova Kakhovka "e in altre 80 città e villaggi lungo il fiume Dnipro". Una situazione critica, che "aggiunge minacce alla centrale nucleare già altamente minacciata di Zaporizhzia". Il segretario generale dell'Onu sottolinea come le Nazioni Unite e i partner umanitari "si stanno affrettando a fornire supporto in coordinamento con il governo dell'Ucraina".
Una vicenda commentata anche dal numero uno della politica estera dell'Unione Europea, Josef Borrell. L'Alto rappresentante ribadisce il "livello senza precedenti" raggiunto dagli aggressori russi.
Nel paragonare gli attacchi alle infrastrutture civili come "crimini di guerra", Borrell ha aggiunto che il centro di coordinamento della risposta alle emergenze del blocco di 27 membri sta "monitorando attivamente la situazione".