13 Jun, 2023 - 10:48

NBA Finals 2023, Spoelstra fa i complimenti a Denver: "No rimpianti"

NBA Finals 2023, Spoelstra fa i complimenti a Denver: "No rimpianti"

Le NBA Finals 2023 sono giunte al termine. La resa di Miami è arrivata in Gara 5 con la vittoria dei Denver Nuggets sulla squadra allenata da coach Erik Spoelstra. Gli Heat hanno provato a mantenere viva la serie fino all'ultimo, ma si sono dovuti inginocchiare di fronte ad un Nikola Jokic ovviamente sopra le righe. La serie finale è terminata quindi con il punteggio di 4-1 a favore dei Nuggets che festeggiano il loro primo titolo NBA della loro storia nella lega.

Per Miami si tratta invece dell'ennesima delusione dopo essere arrivati ancora una volta in fondo alla postseason, mancando però il bottino più importante. C'è comunque da sottolineare il percorso di una squadra che si era qualificata in ottava posizione ad Est.

NBA Finals 2023, Spoelstra si congratula con i Nuggets

Nella consueta conferenza stampa di chiusura della stagione, Erik Spoelstra ha parlato in questa maniera di Gara 5 e di quanto fatto dai suoi ragazzi:

virgolette
Da parte nostra non ci sono rimpianti. Nel basket funziona così, delle volte vinci e altre perdi e Denver oggi ha meritato di vincere: in questa serie sono stati più bravi di noi, gli va dato atto del loro lavoro; giocano bene, sono ben allenati e hanno una mentalità forte, hanno meritato di vincere. Noi abbiamo dato il massimo: sono convinto, ma quando rivedrò la partita ne avrò la conferma, che quella di stasera è stata la nostra miglior partita a livello difensivo. Purtroppo non è bastato, ma abbiamo dato tutto: non abbiamo rimpianti.

Dall'altra parte, invece, si festeggia pesantemente. Sugli scudi coach Mike Malone che ha promesso l'apertura di una dinastia in casa Denver. Ovviamente, tanto dipenderà dalle condizioni di Nikola Jokic che comunque si gode il suo MVP delle Finals 2023 e il contratto più ricco della lega firmato qualche mese fa:

virgolette
Questa notte ho dormito come un bambino, anche se mi svegliavo ogni due ore piangendo. Questa è la fine di un lungo viaggio: sono entrato in questo mondo circa 23 anni fa e sognavo di diventare head coach, poi quello di vincere il titolo NBA e oggi ci sono riuscito. Questo è solo l’inizio. Ricordo le parole di Pat Riley: all’inizio non sei nessuno, poi giochi per farti notare, successivamente diventi una squadra vincente e lavori finché non diventi un contender e, quando poi vinci il titolo e sei campione, puoi iniziare una vera e propria dinastia. Questo è il nostro obiettivo! Il titolo è di tutti: della città, della proprietà e dei giocatori. Ringrazio la mia famiglia: sono un uomo fortunato.
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Simone Fosini
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