Federica Lenza Un Attimo lo pubblica ora che la vita le ha dato di nuovo spazio per pensare alla sua musica. Una ferita profonda come la perdita di un padre diventa l'occasione per far uscire una canzone intensa e vera che toccherà le corde di molti trentenni e quarantenni. Tra i nuovi nomi di spicco insieme a nomi come Vitto e AlberiNoi, la cantautrice ha raccontato le emozioni di riprendere in mano le proprie passioni dopo un periodo in cui ci voleva impegno altrove. Lo ha fatto in diretta a Bagheera, condotta tutti i giorni dal lunedì al giovedì in pieno drive-time e in radiovisione sul canale 264 del digitale terrestre dal cantautore Bussoletti e il sabato nell’edizione serale dalle 20 alle 22 per il Bagheera Saturday Night Show. Ecco i passaggi più importanti della loro chiacchierata.
Il mio amore per la musica prende vita quando ho preso vita io. Ho sempre adorato ascoltare la musica nella sua totalità, mi hanno sempre fatto molta curiosità le voci, i suoni della natura e gli strumenti che sanno creare suoni delicati e armoniosi. In passato ho investito poco nelle mie potenzialità e, di conseguenza, nella possibilità di darmi anima e corpo alla mia passione per il canto ma è anche vero che davanti a uno specchio, fisico o metaforico, non mi sento altro che una cantante. Non sono mai stata capace di riuscire a smettere di pensare al canto come la mia forma vitale, la mia più intima essenza.
Perché non parteciparci? Avevo proprio progettato di partecipare alla prima edizione italiana di X Factor nel lontano 2008 ma, prima che potessi iniziare il casting, mi sono resa conto di essere incinta della mia prima meravigliosa figlia e quindi ho messo da parte quel sogno per dedicarmi a lei, consapevole che prima o poi avrei riaperto quel cassetto per ritornare alla mia passione. Prima o poi lo rifarò."
Con questa canzone, ma non solo, vorrei arrivare nell’intimità di chi mi ascolta, vorrei trasmettere la sensazione di libertà che mi accompagna quando canto e quando scrivo. Vorrei che si vedesse quello che vedo io."
Sono del 1976 e non me ne vergogno. Credo che la giovinezza sia una bellissima cosa ma credo anche che crescere sia bello e che dobbiamo smettere di vergognarci a raccontarlo. Lo dimostra la musica stessa. Ce n'è tanta per i ragazzi, è giusto, ma per i quarantenni? Chi ci pensa? Io lo faccio nel mio piccolo. E' una fase di vita dove, per esempio, ci si può imbattere nel dolore di perdere un genitore e "Un attimo" vuole provare a bloccare quell'istante.
Ecco il link del podcast dell’intera intervista di Federica Lenza:
https://www.radiocusanocampus.it/it/federica-lenza-un-attimo