Nuovo, drammatico incidente sulle montagne italiane: due alpinisti francesi sono stati ritrovati morti sul Monviso. A recuperare i loro corpi, ormai privi di vita, il Soccorso Alpino, coadiuvato dall'elicottero del Servizio Regionale di Elisoccorso 118. I due alpinisti giacevano alla base di un canalone tra il Passo del Colonnello e Punta Gastaldi, in valle Po, nel Cuneese.
A dare l'allarme i familiari dei dispersi, che hanno allertato i soccorritori francesi del Peloton de Gendarmerie de Haute Montagne. Questi ultimi hanno così deciso di segnalare il mancato rientro. Partiti ieri, domenica 18 giugno, secondo le prime ricostruzioni i due alpinisti intendevano percorrere la Cresta Berhault. Si tratta di una cresta molto lunga, circa 6 km in linea d'aria e con molti sali-scendi, che va dal Colle delle Traversette fino in vetta al Monviso, a 3.841 metri di altitudine.
Alla base di tutto ci sarebbero le avverse condizioni meteorologiche: anche per questo motivo le ricerche non sono partite prima delle 19.30 di ieri. In seguito, dopo i primi miglioramenti, è entrato in scena un elicottero del 118, per una perlustrazione complessiva prima che facesse buio.
Le due equipe del Soccorso Alpino piemontese hanno individuato i due alpinisti nel canalone alla base della cresta del Monviso. Dopo aver constatato il loro decesso, la squadra sanitaria ha proceduto al recupero delle salme. I cadaveri sono stati poi consegnati ai carabinieri per i rilievi di rito e le operazioni di polizia giudiziaria.
Si tratta del secondo episodio mortale sui monti italiani nelle ultime settimane. Due alpinisti erano precipitati e morti sul colpo sulle pendici del Gran Sasso. Uno dei due era una guida alpina, in cordata con un amico: i due escursionisti sono precipitati sul canale Sivitilli ancora innevato.
Ad aprile, a Lecco, un'escursionista di 59 anni era precipitata per ben 150 metri. La tragedia era avvenuta in zona di Sant'Ulderico, una chiesetta raggiungibile partendo dall'Alpe Giumello, nel territorio del comune di Casargo.