Richiama alla necessità del pluralismo delle voci dell'informazione nel contesto democratico il messaggio inviato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Segretario Generale dell'Unione della Stampa Periodica Italiana. L'Uspi compie infatti 70 anni dalla fondazione, avvenuta nel 1953, e rappresenta mille testate, edite da medie e piccole imprese e da enti e realtà no-profit. L'anniversario diviene dunque per il Capo dello Stato l'occasione per ricordare l'importanza dell'informazione per la democrazia e le libertà degli italiani, secondo il dettato costituzionale. La stampa locale, dice Mattarella è "una risorsa vitale e un presidio irrinunciabile del sistema dell’informazione".
Nel discorso del Capo dello Stato fondamentale il passaggio sul pluralismo dell'informazione, come cardine dell'impianto democratico del nostro Paese:
Così, per Mattarella diviene imprescindibile compito della Repubblica italiana sostenere la stampa, ma in generale le così definite iniziative editoriali, che caratterizzano e consentono il pluralismo, anche in termini di accesso al mercato. Il Presidente cita infatti uno dei fattori che vengono calcolati quando si definisce la libertà di un sistema informativo e la conseguente classifica dei paesi più o meno liberali. Nel 2022 secondo Reporter sans frontieres (Rsf) l'Italia è al 41esimo posto, anche se recupera 17 posizioni rispetto al 2021.
Il Presidente della Repubblica all'interno del suo discorso ha definito anche il ruolo dei giornalisti, che deve essere necessariamente quello di certificare la corrispondenza dei fatti:
Infine, conclude il Capo dello Stato, affinché il sistema possa affrontare queste nuove sfide è fondamentale la fiducia reciproca di tutti gli attori che lo compongono, nonché il rispetto dei diritti fondamentali della persona e della società civile garantiti anche nella Carta costituzionale.