Importante incontro organizzato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche Antidroga in occasione della Giornata Mondiale contro le droghe nell’Aula dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati.
Presenti il Presidente della Camera Fontana, il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri, il Ministro per lo sport e i Giovani Abodi, il viceministro del Lavoro Bellucci, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano e concluderà i lavori la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Saranno inoltre presenti alcuni testimonial nella lotta alla droga.
Sul finire del suo intervento la premier Meloni è stata contestata dall'onorevole Magi di +Europa riguardo alle politiche proibizioniste del governo attuale, ma non si è trattenuta nel respingere la protesta e rispondere con grande veemenza, la stessa che usava per attaccare i governi quando era all'opposizione.
La premier ha portato avanti un messaggio di grande coerenza con i propositi e le azioni portate avanti da sempre da questa destra.
Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al convegno sulla 'Giornata mondiale contro le droghe' a Montecitorio. Una premier emozionata che ha voluto sottolineare l'impegno del governo in questa battaglia di comunità.
[bbvideo id=5564362]Il fucus del convegno quest'anno è mettere al centro le persone, fermare lo stigma e la discriminazione, rafforzare la prevenzione.
Un obiettivo importante legato ad un programma di governo che fin dal primo giorno ha inserito nella propria narrazione una visione 'talebana' sulle droghe: proibizionismo ad ogni costo.
Ad aprire il convegno a Montecitorio il presidente della Camera Fontana: "Le droghe minano le fondamenta della società, delle famiglie e delle relazioni umane, e tendono a colpire anche fasce molto giovani della popolazione".
Il convegno rappresenta un appuntamento importante per fare il punto sul mercato e sul consumo, sulle cause e sulle soluzioni per contrastare le dipendenze di ogni tipo.
Gli organizzatori hanno invitato anche due ricercatori provenienti dagli Stati Uniti che hanno raccontato come la liberalizzazione della cannabis in alcuni stati tra cui il Colorado hanno trasformato in peggio le comunità coinvolte.
I due ricercatori hanno portato le loro esperienze riguardo ai cambiamenti avvenuti in alcune comunità americane che hanno deciso di liberalizzare la cannabis.
Esperienze personali e dati non poco avevano di empirico che hanno fotografato superficialmente una situazione molto complessa rispetto al proibizionismo nel continente americano.