Jens Stoltenberg torna a sottolineare l'importanza di continuare il sostegno a Kiev nella guerra contro la Russia. Il segretario generale della Nato ribadisce come Mosca, apparsa in difficoltà dopo l'episodio della rivolta della Wagner, sia ancora un avversario da temere.
Stoltenberg è tornato a fare quadrato attorno all'Ucraina nella sua conferenza stampa congiunta con il primo ministro estone Kaja Kallas a Bruxelles. L'Alleanza si dichiara dunque pronta a qualsiasi minaccia, proveniente sia da Putin che da Lukashenko.
Domani, giovedì 29 giugno, il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky interverrà in collegamento video durante il Consiglio europeo. Secondo fonti Ue, infatti, il primo punto all'ordine del giorno sarà proprio l'Ucraina. I Ventisette discuteranno poi su argomenti caldi quali migrazione e relazioni esterne.
Proprio Zelensky è intervenuto oggi alla Verkhovna Rada, il Parlamento ucraino, in occasione del Giorno della Costituzione. Il leader di Kiev ha parlato del comparto industriale della difesa: sul tavolo la possibilità di migliorarlo fino a produrre armi occidentali sul suolo ucraino.
A proposito della possibilità di un "conflitto congelato", in caso di piani di pace che lascino alla Russia i territori conquistati, il presidente ucraino conferma le proprie idee chiare, già rivelate in precedenza.
Arrivano nuovi aggiornamenti sull'attacco russo al ristorante Ria Pizza a Kramatorsk che ha provocato 10 morti, tra cui 3 adolescenti. Si trattava di un luogo frequentato dalla gente comune, ma anche dalla comunità giornalistica internazionale.
Tra i feriti più gravi, infatti, c'è anche la scrittrice ucraina Victoria Amelina, che ha riportato una grave frattura cranica. Con lei c'era Hector Abad Faciolince, scrittore, saggista e giornalista colombiano: i due professionisti erano a cena insieme. Nello stesso posto anche l'ex alto commissario per la Pace in Colombia Sergio Jaramillo e la giornalista colombiana Catalina Gomez, tutti feriti in modo lieve.
Rispetto a quello che l'alto rappresentante per la politica estera Ue Josep Borrell definisce un "nuovo crimine di guerra di Mosca", Dmitry Peskov respinge al mittente le accuse. Il portavoce del Cremlino ha negato che il missile russo fosse indirizzato ai civili.
Una versione confermata dal ministero della Difesa russo, che ha affermato che l'obiettivo colpito nel bombardamento non fosse civile. Il bersaglio era un "punto di dispiegamento temporaneo del personale di comando della 56/a Brigata di fanteria motorizzata delle forze armate ucraine". Lo ha svelato il portavoce Igor Konashenkov, citato dall'agenzia Interfax.