La questione MES tiene ancora banco nel dibattito politico, ma non cambia molto, è solo il solito procrastinare ancora la ratifica. In pratica la maggioranza applica un'ostruzionismo al contrario che mai si era visto nell'era repubblicana.
Oggi 29 giungo, nel primo pomeriggio la Commissione Esteri ha approvato il mandato al relatore al ddl di ratifica del MES.
Ma la notizia è sempre uguale, anche questa volta la maggioranza era assente e il governo, con il viceministro Edmondo Cirielli che si è dovuto rimettere alla Commissione.
Per Manlio Messina (FDI) il MES non è certo la priorità del governo e la strategia resta quello di rinviarlo a settembre: "Per noi il MES non è urgente, non è una priorità, ancora non abbiamo deciso che strategia attuare in aula".
[bbvideo id=5566964]Anche per Forza Italia l'idea del MES sarebbe da ridiscutere dati i cambiamenti in corso in questo periodo. Lo riferisce l'onorevole Barelli (FI) in merito ad alcuni cambiamenti necessari per il documento finale.
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Per l'onorevole Lorenzo Guerini (PD) a questo punto la maggioranza non può più nascondersi dietro la propaganda elettorale, ma affrontare il problema senza procrastinare ancora le responsabilità che bisogna assumersi in Europa.
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Sono invece le parole dell'onorevole Naike Gruppioni, deputata di Azione-Italia Viva e relatrice del provvedimento di ratifica.
Per le opposizioni la posizione del governo è inaccettabile ed irresponsabile, "uno scappare dalle responsabilità" come ha riferito il deputato del PD Piero De Luca, capogruppo in commissione Politiche Ue.