A proposito del dossier migranti, Giorgia Meloni è stata impegnata in un delicato incontro con Mateusz Morawiecki e Viktor Orban. Presso il Consiglio Europeo, la premier ha ospitato nella sede della delegazione italiana i due omologhi polacco e ungherese. Lo comunicano fonti italiane.
Il summit è durato circa 60 minuti e si è concluso intorno alle 11 della mattina di oggi, venerdì 30 giugno. I tre leader si sono poi recati nella sala del Consiglio europeo per la seconda giornata del vertice Ue.
Lo scoglio della migrazione ha provocato la prima e, per il momento, unica, fase di stallo nella riunione del Consiglio. Polonia e Ungheria, infatti, hanno fatto muro sul tema della cosiddetta 'solidarietà obbligatoria' prevista dalla riforma del patto di migrazione e asilo.
Prima dell'inizio della riunione a tre fra Meloni, Morawiecki e Orban, all'alba della seconda giornata del Consiglio europeo, si era tenuta una colazione di lavoro tra i leader all'hotel Amigo di Bruxelles. Presenti, oltre alla presidente del Consiglio italiana, Scholz, Macron, Sanchez, Iohannis, Rutte, De Croo, Costa, Kristersson e lo stesso Morawiecki. Si è discusso a proposito della capacità di assorbimento di nuovi Stati membri nell'Unione Europea.
In questa seconda giornata, dunque, il vertice Ue riparte dai migranti. Durante la notte non è stato raggiunto un accordo, principalmente per via dell'opposizione di Polonia e Ungheria alle conclusioni del Consiglio europeo. C'è una certezza: ad esclusione di Morawiecki e Orban, tutti gli altri leader sono compatti sull'immigrazione.
Per superare la fase di stallo, l'ipotesi è che tali conclusioni del Consiglio diventino conclusioni della presidenza. In questo modo si potrebbe andare avanti, attraverso un escamotage diplomatico.
Si passerebbe così a discutere degli argomenti del giorno: sul tavolo i rapporti con la Cina, la situazione economica dei Ventisette e i negoziati con la Tunisia.