È il salario minimo la battaglia identitaria che Elly Schlein, Segretaria del Partito Democratico, sta portando avanti nel tentativo di posizionare il partito ereditato pochi mesi fa da Enrico Letta. Priorità al lavoro e alle politiche del lavoro nel senso della dignità: stop agli stipendi da fame imponendo un tetto minimo sotto il quale i datori, nell’ambito della contrattazione, non possono scendere. È un tema complesso che non riguarda solamente la politica ma che si interseca con l’economia e con quelli che sono i desiderata delle associazioni sindacali e di categoria. Ma il PD non vuole fermarsi ed è aiutato da praticamente tutto l’arco che fa da opposizione al governo Meloni.
Le opposizioni, infatti, puntano a mettere in calendario il disegno di legge sul salario minimo. Un dispositivo che ha in calce firme importanti: Elly Schlein, Segretaria del Partito Democratico; Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, esponenti della federazione Verdi/Sinistra Italiana; Giuseppe Conte, Presidente del Movimento 5 Stelle; Angelo Magi, di Più Europa; Matteo Richetti, in rappresentanza di Azione. Rimane fuori solamente Italia Viva che non pare ancora convinta e che – come viene riportato sull’edizione odierna del Corriere della Sera – fa sapere tramite l’ex dem Enrico Borghi:
Con l’inizio della settimana politica, dunque, iniziano anche le operazioni istituzionali per dare centralità al tema del salario minimo. Le opposizioni sono pronte, con le spade nel fodero e l’armatura addosso, a giocare la loro partita. Elly Schlein, giunta oggi all’incontro romano sull’inflazione ed i salari, fa sapere:
L’obiettivo dei sindacati è ragionare su una legge sul salario minimo ma anche dare validità ai contratti collettivi, come spiegato dal segretario della Cgil Maurizio Landini.
[bbvideo id=5569362]Sarà una partita complicatissima e tesissima anche perché ad oggi il governo appare del tutto contrario alla proposta. Lo ha fatto sapere a più voci. Come quella di Elvira Calderone, Ministra del Lavoro, che ha espresso parole che non si prestano a nessuna interpretazione: Non sono convinta che al salario minimo si possa arrivare per legge. Parole riverberate da quelle pronunciate da Giorgia Meloni. La Presidente del Consiglio dei ministri, in un’intervista diffusa oggi sul Corriere della Sera, ha detto:
Nella sua intervista, Giorgia Meloni illustra lo stato dell’arte della situazione lavoro in Italia difendendo anche il suo operato: L’occupazione sta facendo registrare numeri da record. Poi, però, aggiunge:
Giorgia Meloni riconosce che si debba intervenire ma difende la bontà dell'operato dell'esecutivo da lei guidato e, contestualmente, disinnesca i tentativi delle opposizioni di calendarizzare la legge sul salario minimo.