Seconda giornata in Repubblica Ceca per Volodymyr Zelensky, che ha proseguito i suoi vertici istituzionali. Ad accoglierlo, questa mattina, c'era il premier Petr Fiala, che lo ha ospitato nell'Accademia Straka, sede del governo ceco.
Un'occasione, per i due, di discutere dei sostegni al Paese invaso: Fiala ha promesso a Zelensky nuove forniture, che includono quelle di speciali simulatori di volo, oltre all'addestramento dei piloti ucraini ai caccia F16. Sempre in mattinata, il leader ucraino ha incontrato i presidenti di entrambe le Camere del Parlamento, Milos Vystrcil e Marketa Pekarova Adamova.
Il premier ceco ha commentato la visita di Zelensky, raccontando di sperare che quest'ultimo "possa partecipare personalmente al prossimo summit della Nato".
Dopo i ringraziamenti di rito a Praga per "il sostegno all'Ucraina nei suoi sforzi di aderire nelle strutture europee e nella Nato", il discorso di Zelensky si è concentrato proprio sull'adesione di Kiev all'Unione Europea.
Un concetto ribadito anche ieri sera al Castello di Praga, dove Zelensky, dopo il suo arrivo, ha incontrato l'omologo ceco Petr Pavel. Dopo aver messo in guardia il leader ceco dalle conseguenze della propaganda russa, il presidente ucraino ha auspicato un invito ad aderire alla Nato già nel prossimo summit di Vilnius.
Nel suo colloquio con Pavel, Zelensky è tornato sulla controffensiva: pur ammettendo che non sia stata "veloce", al momento le truppe di Kiev stanno avanzando.
Un'occasione, quella della visita in Repubblica Ceca, per rimarcare ulteriormente la necessità di armi. Zelensky sottolinea come sia "difficile" combattere la Russia senza dispositivi a lungo raggio. La loro fornitura all'Ucraina dipende "solo" dagli Usa.
Salutati i vertici cechi, Zelensky si recherà oggi a Istanbul: con lui anche una delegazione del governo di Kiev, che ha accolto l'invito del presidente turco Recep Tayyip Erdogan. L'annuncio a sorpresa era arrivato dalla tv di Stato turca Trt.
Una notizia che stupisce soprattutto considerati i buoni rapporti tra Erdogan e Vladimir Putin, con i due che si sono incontrati e sentiti telefonicamente più volte per discutere del conflitto.
Tra i temi sul tavolo dei colloqui tra i due presidenti ci sono l'accordo sul grano, stipulato lo scorso anno e in scadenza il 17 luglio, e la guerra. Proprio l'accordo sul grano aveva funzionato nel permettere le esportazioni di grano dai porti ucraini.
Dopo il faccia a faccia è prevista una conferenza stampa congiunta, alla quale prenderanno parte sia Erdogan che Zelensky. Appuntamento alle ore 21, le 20 in Italia.