Veronica Lario interviene sul testamento di Silvio Berlusconi, aperto ieri, giovedì 6 luglio, e smentisce di essere stata a conoscenza della sua redazione nel 2006.
La seconda moglie del fondatore di Fininvest mette dunque a tacere le voci, diffuse da La Repubblica, secondo cui vi fosse una "correlazione fra la volontà testamentaria di Silvio Berlusconi dell'ottobre 2006 e la lettera con la quale nel maggio del 2009 presi le distanze dai comportamenti del mio ex marito".
L'attrice, sposatasi con Berlusconi nel 1990, chiese la separazione nel 2009. La coppia divorziò nel 2014. Dalla loro unione sono nati tre figli: Barbara nel 1984, Eleonora, nel 1986 e Luigi, nel 1988. A loro tre è andata parte dell'eredità dell'ex Cavaliere, divisa in parti eguali tra i suoi cinque successori.
Una volta rese note le volontà di Berlusconi, dunque, la sua ex moglie ci tiene a smentire che alla base della loro separazione ci sia stato il suo lascito.
Nel dicembre 2012, il tribunale di Milano stabilì che Berlusconi dovesse versare alla Lario una somma di 3 milioni mensili per l'assegno di mantenimento. La cifra si è poi ridotta a 1,4 milioni nel 2015 e azzerata nel 2019, quando la Cassazione obbligò l'attrice a restituire quanto percepito dall'ex marito. Alla fine i due raggiunsero un accordo: lei non avrebbe più percepito nulla, ma in cambio non sarebbe stata costretta a restituire quanto già ricevuto.