È Stefano Bonaccini il governatore più amato d’Italia. A dirlo è il Sole 24 ore in quella che, ormai, una nota ricerca che viene ripresentata ogni anno: la governance poll. Le interviste che hanno fatto emergere la classifica hanno coinvolto 1.000 soggetti in ogni Regione e 600 elettori in ogni Comune, nel periodo tra maggio e giugno 2023.
Il Presidente dell’Emilia-Romagna registra una crescita di 4 punti percentuali rispetto ad un anno fa e, più in generale, è cresciuto di quasi 18 rispetto a quando è stato eletto nel 2019. Sorpasso su Luca Zaia che – scendendo di un punto e mezzo percentuale - perde quindi la prima posizione e scende alla seconda. Segue un altro governatore leghista: il Presidente del Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, nonostante una perdita di 4 punti percentuali.
Al quarto posto troviamo Roberto Occhiuto, Presidente della Calabria, che guadagna un punto percentuale rispetto allo scorso anno. Quinto è Giovanni Toti, Presidente della Liguria. Al sesto posto un altro governatore di centrodestra, ancora un leghista, il lombardo Attilio Fontana. Alberto Cirio (Piemonte) e Donatella Tesei (Umbria) proseguono la classifica. Al nono posto c’è Vincenzo De Luca, governatore dem della Campania, che è tra i presidenti più in calo in assoluto: -15% rispetto a quando è eletto di cui, tre punti e mezzo, persi nell’ultimo anno.
Bene l’ingresso nell’alveo die governatori da parte di Francesco Rocca (Presidente della Regione Lazio) che, con un 54% di gradimento, si trova al decimo posto. Undicesimo è Renato Schifani, Presidente della Sicilia, che registra un importante upgrade rispetto al giorno della elezione: +8,9%. Dodicesimo e tredicesimo sono Vito Bardi (Basilicata) e Francesco Acquaroli (Marche). Al quattordicesimo posto c’è una coabitazione: la condividono Marco Marsilio (Abruzzo) ed Eugenio Giani (Toscana). I governatori meno amati d’Italia sono Michele Emiliano, presidente della Puglia, al sedicesimo posto (43% di gradimento, tre punti in meno rispetto ad un anno fa) e Christian Solinas, presidente della Sardegna, al diciassettesimo posto in virtù di un 35% di gradimento.
Il Sindaco più amato d’Italia è Beppe Sala: il primo cittadino di Milano registra un positivissimo 65% di gradimento. L’aumento di consenso rispetto all’anno scorso è del 7,3%. Seguono Marco Fioravanti, Sindaco di Ascoli Piceno, ed Antonio Decaro, Sindaco di Bari e Presidente di Anci. Quarti ad ex aequo troviamo Michele Guerra e Luigi Brugnano, rispettivamente Sindaci di Parma e Venezia. Seguono Sergio Giordani (Padova) e Dario Nardella (Firenze). Al decimo posto troviamo il Sindaco di Benevento, Clemente Mastella. Gaetano Manfredi e Marco Bucci, Sindaci di Napoli e Genova, ricoprono la sedicesima posizione con il 56,5%. Nella stessa posizione troviamo anche Matteo Lepore e Giorgio Gori, Sindaci di Bologna e Bergamo.
Un brutto calo lo registra Roberto Gualtieri. Il Sindaco di Roma, rispetto a quando è stato eletto nel 2021, perde più di 10 punti percentuali e scende al 67esimo posto. In calo anche un primo cittadino eletto nello stesso anno: Stefano Lo Russo, primo cittadino di Torino, che perde quasi 6 punti percentuali e va a coprire la 47esima posizione della classifica.
I sindaci meno amati d’Italia sono Paolo Truzzu (Cagliari) al terzultimo posto; Carlo Salvemini (Lecce) al penultimo posto; Mario Guarente (Potenza) che conclude la classifica all’87esimo posto.