Ucraina, ma non solo. I riflessi sull'Italia, il fenomeno migratorio e il consueto punto sulle Forze armate. È un ricco ordine del giorno quello del Consiglio supremo di Difesa convocato dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per giovedì 13 luglio, alle 17. La riunione prenderà il posto dell'incontro inizialmente convocato per il 13 giugno e poi saltato.
Pertanto si partirà da un'informativa aggiornata sulla guerra in Ucraina e sulle altre principali aree di crisi nel mondo; sulle implicazioni della congiuntura internazionale per l'Italia; sulle questioni relative alla gestione dei flussi migratori nel breve e nel lungo termine. E, ancora, si parlerà dello stato di efficienza delle Forze armate e del processo di riforma e ammodernamento dello Strumento militare, anche alla luce dei principali programmi di investimento nella Difesa e della complessiva politica industriale del Paese.
Il Consiglio supremo di Difesa è un organo costituzionale che esamina questioni politiche e tecniche relative alla sicurezza nazionale. Presieduto dal Capo dello Stato, che lo convoca e ne definisce i punti all'ordine del giorno, apprende gli orientamenti del governo appunto in materia di Difesa e svolge un ruolo di equilibrio e garanzia come previsto dalla Costituzione. È insomma uno strumento di dialogo e confronto preventivo tra i responsabili del settore sicurezza. Il Consiglio, infine, viene convocato due volte l'anno.
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