Perché la maglia del Tour de France è gialla, tra storia e mito. Il vincitore del giro francese indossa la maglia gialla ma in pochi sanno il perché, per una tradizione che va avanti dal 1919.
Il Tour de France rappresenta per molti e forse per tutti la corsa di biciclette più bella e famosa. Corridori che puntano tutto l’anno e tutta una carriera anche solo per una tappa della corsa francese.
Dalla prima all’ultima tappa, con il classico arrivo sotto la Torre Eiffel a Parigi, il vincitore della classifica generale indossa una maglia speciale. Se in Italia per il Giro è di colore rosa, in Francia la tradizione è la stessa ma di colore gialla. In pochi sanno però perché al Tour de France sia di colore giallo.
Tutto è iniziato nel 1919, non alla prima corsa del Tour che è iniziato 16 anni prima nel 1903. Ma nel 1919 un giornale francese, La Vie au Gran Air, in maniera anche avveniristica rispetto ai tempi pubblicava locandine di imprese sportive. In quell’anno nel giorno di Ferragosto, la rivista pubblicò un ciclista con cappello bianco, occhiali e una maglia di color senape (gialla appunto). E da quel giorno per il primo in classifica generale fu deciso di adottare il colore giallo per riconoscerlo dagli altri corridori.
La prima edizione della Grande Boucle si svolse dal 1° al 19 luglio del 1903. Il primo percorso fu di 2428 km e fu vinto da Maurice Garin che si aggiudicò tre delle 6 tappe del Tour in poco più di 94 ore e mezza di tempo totale. Fu una prima edizione breve che si corse per sole 6 tappe con partenza e ritorno da Parigi. Parteciparono 84 corridori e solo 21 riuscirono ad arrivare alla fine.