Ogni anno è la stessa storia, nella Capitale le estati sono sempre più torride e gli autobus di Roma sono sempre più senza aria condizionata. Risultato: autobus fermi e mobilità nel caos.
La mobilità della capitale è decisamente in tilt per il caldo afoso, autobus stracolmi e molte volte con l'aria condizionata non funzionante restano fermi in strada.
Un problema serio che apre a scenari di attrito tra le aziende concessionarie, Atac e Tpl in testa, e i lavoratori molte volte costretti a guidare in condizioni precarie per non incorrere in richiami disciplinari.
La denuncia arriva dai sindacati, con le segreterie regionali di Filt Cigl, Fit Lazio, Uil Trasporti e Ugl Fn che in una nota ai giornali hanno espresso tutto il disagio della categoria nel gestire la situazione.
Un vero e proprio modus operandi che va avanti ormai da anni, come spiega a TAG24 il segretario del Sindacato Unitario Lavoratori (SUL trasporti) Antonio Pronestì.
"Per l'azienda la priorità è fare i chilometri, raggiungere quel numero che è l'unica cosa che interessa anche all'amministrazione. Nessuno dei due considera la qualità della mobilità ma solo la quantità. Se un autista ferma il bus senza aria condizionata perché preoccupato dell'incolumità sua e dei passeggeri, l'azienda fa partire una sanzione disciplinare per aver fatto saltare le corse"
I problemi, come bene ci ha spiegato il segretario Pronestì sono legati al numero insufficiente di mezzi e ad una mancata programmazione nella manutenzione.
"Non è possibile che ogni estate si verifica il problema dell'aria condizionata, e non si riescono a riparare per mancanza di pezzi di ricambio. Hanno festeggiato 250 autobus nuovi, ancora non arrivati, quando potevano riparare l'aria condizionata di molti altri".
Una scusa quella dell'amministrazione capitolina che appare fin troppo inconsistente proprio perché non è una problematica di quest'anno ma è una problema che a Roma spunta fuori ad ogni estate.
"In questi giorni alla Roma Tpl, come sindacato stiamo giustificando un sacco di rapporti disciplinari perché l'azienda si arroga il diritto di contestare addirittura la soppressione delle corse, contestando il lavoratore con multe verso i lavoratori. Anche se presente nei contratti di servizio la qualità del servizio non viene verificata. Qui c'è una mancanza di direzione politica, queste aziende sono di proprietà pubblica, se il sindaco di Roma non dice che vuole bus efficienti. L'azienda si concentra sui chilometri. La richiesta della proprietà non è tanto nella qualità, ma è nella quantità.
Avevamo messo molta fiducia sul sindaco Gualtieri ma forse ha fatto meglio la Raggi. Era più attiva, qui non solo non si è attivi, non si fa proprio nulla. Si tagliano solo nastri e ci si ferma li"
Se gli autisti sono convinti delle loro azioni, in sostanza per le aziende concessionarie della mobilità romana il fatto non sussiste. Non c'è nessun problema di manutenzione ma sono gli autisti che con il 'capriccio' del caldo sopprimono corse provocando numerosi disservizi
Per Atac tutto questo è dovuto anche ad alcuni ritardi sulla consegna dei mezzi. Inoltre il numero dei mezzi fermi non è così alto come vogliono farci sapere i sindacati. Per l'azienda sono fermi circa 80 mezzi, non certo pochi, e non un terzo della flotta di autobus come sostengono i sindacati.
Per l'azienda questa situazione è in miglioramento perché presto arriveranno nuovi mezzi, moderni e confortevoli in sostituzione di un parco mezzi vecchio e inquinante.
La situazione dei mezzi pubblici a Roma non pensa alla concretezza del presente ma vive ormai proiettata sempre in avanti. Si crogiola in un marasma di promesse procrastinate ad eventi futuri.
Un modo di fare molto familiare alle amministrazioni capitoline: promettere e procrastinare. Da qui la nuova amministrazione ne ha già fatte parecchie: nuove aperture di metropolitana, promesse nuove linee, promessi nuovi mezzi ma tutto solo e sempre per il Giubileo o per Roma expo. Mai perché è normale che sia così.
Per il resto, la città di Roma è lasciata allo scorrere caotico della sua vita millenaria. Abituata al caos, Roma e i romani mai si sono fatti intimidire fin da quando i barbari la saccheggiarono per la prima volta in una torrida estate del 410 d.C. per mano dei Visigoti di Alarico.
Invasioni barbariche a parte, un'altra estate calda passerà in attesa che i nuovi autobus arrivino in città.
Anche oggi emozionante vivere a #Roma. Dovevo prendere il 557 alle 14, mi ritrovo ancora ad aspettarlo al capolinea perché ci sono 4 autobus in panne per il troppo caldo. Grazie #atac. Mortacci tua. pic.twitter.com/qhmhB5VfhA
— Lady Mardy Bum ????️???????????? (@r_bla91) July 11, 2023